Una recensione sull'ultima opera di Jole de Pinto, saggista di Molfetta
Il libro s'intitola "Nata cigno" e offre uno sguardo sulla contemporaneità e sulle violenze
domenica 8 gennaio 2023
14.01
Riceviamo e pubblichiamo una recensione a cura di Betta Mongelli dell'ultima opera di Jole de Pinto, poetessa, saggista e storiografa di Molfetta. La recensione è intitolata "Un universo di riflessioni sulla vita, su se stessi e sulla società".
"L'opera "Nata cigno" (Cacucci Editore, Bari) di Jole de Pinto, ennesima perla letteraria della nostra concittadina, col suo cuore pulsante di storie, stati d'animo, natura viva e sempre rinnovata, confidenze personali e accomunanti, è cifra di ognuna di noi. Noi avversate, noi irrise, noi a volte invidiate che, come il cigno e insieme al cigno cantiamo liberamente, non tocchiamo più terra, cerchiamo e troviamo il cielo dentro di noi. Noi resilienti come il geranio rosa, che resiste alle intemperie e, forte e paziente "…aspetta la sua ora / per corollare ancora".
E poi lo sguardo di Jole sulla contemporaneità e le sue violenze, la sua denuncia contro la "giungla d'asfalto" che è diventata la sua città, senza più stelle. Non è solo la sua città, è la città di tutti noi che ci preoccupa, ci spaventa e non basta il belletto delle feste comandate a restituircela più bella e più sicura. E con Jole si trova scampo "…nella fierezza di chi sono / nell'orgoglio di chi sono stata".
Le parole della de Pinto volano nei brevi, rapidi versi e ci restituiscono la forza vivificatrice del mare: "Seduttivo ancora / il mare mi fa bella / con i suoi amplessi"; e poi la nostalgia del suono delle campane che ha accompagnato la nostra infanzia: "Mi mancano le campane / la voce della preghiera / ariosa / a destare i sensi / della speranza mai sopita / a inficiare i dardi / dalle insidie scoccati"; infine la fierezza del gabbiano che è dentro di noi e il volo della libellula che attende la poetessa nel giardino.
Un universo poetico pieno di vita quello della poetessa e, contro l'inesorabile scorrere del tempo, contro il "graffio" dell'età, Jole scrive:"…La clessidra rovescerò / non conterò più stelle / nell'angolo relegando / le allusioni beffarde / dei compleanni / con la consapevolezza / della giovinezza inesausta / dal passato riserbata". E ancora una volta il suo pensiero diventa il nostro pensiero".
Di seguito altre note biografiche su Jole de Pinto. Per trent'anni è stata ordinaria di latino e greco nei Licei e sovente svolge le attività di conferenziera ed articolista riguardo critica di letteratura contemporanea, di mostre d'arte e di testi teatrali. Tra raccolte di poesie e saggi, è autrice di una ventina di libri ed è unica fra i poeti pugliesi contemporanei ad aver conseguito apprezzamenti dai massimi letterati italiani degli ultimi 50 anni ed essersi aggiudicata i più importanti premi nazionali di poesia. Presente in tantissime antologie italiane e straniere, la de Pinto è stata conduttrice televisiva (di programmi di cultura, attualità e varia umanità) e per il suo poliedrico impegno nella cultura è stata insignita più volte di onorificenze dalla Provincia di Bari e dalla Città di Molfetta.
"L'opera "Nata cigno" (Cacucci Editore, Bari) di Jole de Pinto, ennesima perla letteraria della nostra concittadina, col suo cuore pulsante di storie, stati d'animo, natura viva e sempre rinnovata, confidenze personali e accomunanti, è cifra di ognuna di noi. Noi avversate, noi irrise, noi a volte invidiate che, come il cigno e insieme al cigno cantiamo liberamente, non tocchiamo più terra, cerchiamo e troviamo il cielo dentro di noi. Noi resilienti come il geranio rosa, che resiste alle intemperie e, forte e paziente "…aspetta la sua ora / per corollare ancora".
E poi lo sguardo di Jole sulla contemporaneità e le sue violenze, la sua denuncia contro la "giungla d'asfalto" che è diventata la sua città, senza più stelle. Non è solo la sua città, è la città di tutti noi che ci preoccupa, ci spaventa e non basta il belletto delle feste comandate a restituircela più bella e più sicura. E con Jole si trova scampo "…nella fierezza di chi sono / nell'orgoglio di chi sono stata".
Le parole della de Pinto volano nei brevi, rapidi versi e ci restituiscono la forza vivificatrice del mare: "Seduttivo ancora / il mare mi fa bella / con i suoi amplessi"; e poi la nostalgia del suono delle campane che ha accompagnato la nostra infanzia: "Mi mancano le campane / la voce della preghiera / ariosa / a destare i sensi / della speranza mai sopita / a inficiare i dardi / dalle insidie scoccati"; infine la fierezza del gabbiano che è dentro di noi e il volo della libellula che attende la poetessa nel giardino.
Un universo poetico pieno di vita quello della poetessa e, contro l'inesorabile scorrere del tempo, contro il "graffio" dell'età, Jole scrive:"…La clessidra rovescerò / non conterò più stelle / nell'angolo relegando / le allusioni beffarde / dei compleanni / con la consapevolezza / della giovinezza inesausta / dal passato riserbata". E ancora una volta il suo pensiero diventa il nostro pensiero".
Di seguito altre note biografiche su Jole de Pinto. Per trent'anni è stata ordinaria di latino e greco nei Licei e sovente svolge le attività di conferenziera ed articolista riguardo critica di letteratura contemporanea, di mostre d'arte e di testi teatrali. Tra raccolte di poesie e saggi, è autrice di una ventina di libri ed è unica fra i poeti pugliesi contemporanei ad aver conseguito apprezzamenti dai massimi letterati italiani degli ultimi 50 anni ed essersi aggiudicata i più importanti premi nazionali di poesia. Presente in tantissime antologie italiane e straniere, la de Pinto è stata conduttrice televisiva (di programmi di cultura, attualità e varia umanità) e per il suo poliedrico impegno nella cultura è stata insignita più volte di onorificenze dalla Provincia di Bari e dalla Città di Molfetta.