Maxi evasione fiscale da 12 milioni di euro
La frode scoperta dalle Fiamme Gialle, denunciati i due titolari
mercoledì 25 febbraio 2015
12.58
Dodici milioni di euro. È l'ammontare di una maxi evasione fiscale, scoperta dalla Guardia di Finanza di Molfetta, da parte di un'impresa attiva nel commercio all'ingrosso di materiale ferroso che ha sede in città.
Secondo gli accertamenti dei militari, l'azienda per diverse annualità avrebbe effettuato ingenti vendite "in nero", deducendo anche costi fittizi giustificati con fatture false emesse da una società "di comodo" appositamente costituita. L'ammontare dei ricavi sottratti al fisco, secondo quanto accertato, è stato quantificato in circa 10 milioni di euro, mentre i costi inesistenti ammontano a 400 mila euro. Per un'Iva evasa che supera i 2 milioni di euro. La ditta in questione era già nota alle Fiamme Gialle per i suoi precedenti. Infatti, nel 2012 si era resa protagonista di un'altra evasione milionaria in quel caso furono oltre 25 i milioni di euro sottratti al fisco, rilevata a seguito di una segnalazione pervenuta dalla Guardia di Finanza di Bergamo.
Il meccanismo fraudolento, più che mai collaudato, prevedeva la creazione nel Nord Italia di una società "cartiera" che faceva risultare la vendita di materiale per l'edilizia a numerose aziende edili pugliesi. In realtà, una vendita falsa, così come accertato dalle indagini, con il venditore della merce che faceva capo alla società molfettese. Grazie alla conseguente e massiccia evasione fiscale, la stessa società era poi in grado di praticare prezzi estremamente concorrenziali, mettendo in difficoltà altre aziende "sane" del settore.
A seguito dei controlli, i due responsabili della società molfettese sono stati adesso denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie per "frode fiscale" e "dichiarazione infedele".
Secondo gli accertamenti dei militari, l'azienda per diverse annualità avrebbe effettuato ingenti vendite "in nero", deducendo anche costi fittizi giustificati con fatture false emesse da una società "di comodo" appositamente costituita. L'ammontare dei ricavi sottratti al fisco, secondo quanto accertato, è stato quantificato in circa 10 milioni di euro, mentre i costi inesistenti ammontano a 400 mila euro. Per un'Iva evasa che supera i 2 milioni di euro. La ditta in questione era già nota alle Fiamme Gialle per i suoi precedenti. Infatti, nel 2012 si era resa protagonista di un'altra evasione milionaria in quel caso furono oltre 25 i milioni di euro sottratti al fisco, rilevata a seguito di una segnalazione pervenuta dalla Guardia di Finanza di Bergamo.
Il meccanismo fraudolento, più che mai collaudato, prevedeva la creazione nel Nord Italia di una società "cartiera" che faceva risultare la vendita di materiale per l'edilizia a numerose aziende edili pugliesi. In realtà, una vendita falsa, così come accertato dalle indagini, con il venditore della merce che faceva capo alla società molfettese. Grazie alla conseguente e massiccia evasione fiscale, la stessa società era poi in grado di praticare prezzi estremamente concorrenziali, mettendo in difficoltà altre aziende "sane" del settore.
A seguito dei controlli, i due responsabili della società molfettese sono stati adesso denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie per "frode fiscale" e "dichiarazione infedele".