Un nuovo virus si insinua attraverso facebook. I consigli dell'esperto
Andrea Carnimeo, responsabile del settore perizie e accertamenti tecnici della Polizia postale spiega come difendersi
lunedì 16 febbraio 2015
7.14
C'è un nuovo virus che si diffonde tramite i profili Facebook. Ci si ritrova taggati in un video o in una foto da un vostro amico (si tratta quasi sempre di pornografia) solo che il vostro amico non ne sa nulla e se, incuriositi, cliccate sul link, il vostro pc sarà infettato da un virus. Si tratta di un programma malevolo, avverte la Polizia Postale delle Comunicazioni, che si insinua nel computer e tra i vari effetti può carpire anche i dati sensibili. Questo virus, inoltre si può trasmettere da contatto a contatto, ad esempio si può insinuare nella chat, quindi se chattate con un amico "infetto" potreste essere infettati anche voi. Fate attenzione poi anche agli smartphone, perchè si può diffondere anche sui telefonini.
Ma come difendersi. A spiegarlo è il dott. Andrea Carmineo, Responsabile del Settore Perizie e Accertamenti Tecnici del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni.
«Innanzitutto - dice - evitate di cliccare su link che vi sembrano strani (possibile che un mio amico mi tagghi in un video porno sulla mia bacheca?.
Installate un buon antivirus aggiornato. E usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno su video o foto e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus.
Oppure condividete questo post. Pochi accorgimenti che sicuramente basteranno a salvaguardare il vostro computer.
Il problema serio è che il 95% dei reati informatici che riguardano minori, sono a sfondo sessuale – continua – e i casi denunciati in questi ultimi anni sono in vistosa crescita. Non riguardano più "solo" il pedopornografo predatore, ma il cyberbullismo, le minacce e le molestie via chat, lo scambio di materiale video
porno che coinvolge coetanei».
L'anonimato che la rete spesso garantisce alimenta la violenza e fa da volano a situazioni che possono sfociare in tragedie, senza che gli adulti se ne accorgano e possano intervenire. Saper utilizzare tecnicamente uno strumento informatico per un bambino non significa possedere le categorie di conoscenza per riconoscere i pericoli, specie quando il pericolo arriva da coetanei.
Qualsiasi informazione può essere richiesta scrivendo una mail a: poltel.ba@poliziadistato.it o contattandoli telefonicamente visto che rispondono h24.
Ma come difendersi. A spiegarlo è il dott. Andrea Carmineo, Responsabile del Settore Perizie e Accertamenti Tecnici del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni.
«Innanzitutto - dice - evitate di cliccare su link che vi sembrano strani (possibile che un mio amico mi tagghi in un video porno sulla mia bacheca?.
Installate un buon antivirus aggiornato. E usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno su video o foto e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus.
Oppure condividete questo post. Pochi accorgimenti che sicuramente basteranno a salvaguardare il vostro computer.
Il problema serio è che il 95% dei reati informatici che riguardano minori, sono a sfondo sessuale – continua – e i casi denunciati in questi ultimi anni sono in vistosa crescita. Non riguardano più "solo" il pedopornografo predatore, ma il cyberbullismo, le minacce e le molestie via chat, lo scambio di materiale video
porno che coinvolge coetanei».
L'anonimato che la rete spesso garantisce alimenta la violenza e fa da volano a situazioni che possono sfociare in tragedie, senza che gli adulti se ne accorgano e possano intervenire. Saper utilizzare tecnicamente uno strumento informatico per un bambino non significa possedere le categorie di conoscenza per riconoscere i pericoli, specie quando il pericolo arriva da coetanei.
Qualsiasi informazione può essere richiesta scrivendo una mail a: poltel.ba@poliziadistato.it o contattandoli telefonicamente visto che rispondono h24.