Un nuovo mammografo 3D per il centro ricerche radiologiche
Fornirà diagnosi più precise e tempestive, immagini migliori e minori radiazioni
martedì 9 febbraio 2016
17.10
È stato installato presso il Centro Ricerche Radiologiche di Molfetta un nuovo mammografo 3D prodotto da GE Healthcare, divisione medicale di General Electric.
Il macchinario introduce una modalità di esecuzione della mammografia basata sulla tomosintesi digitale (mammografia 3D), innovativa tecnica di imaging che consente di elaborare elettronicamente le immagini acquisite nel corso dell'esame per una rappresentazione tridimensionale del seno intero. Tale ricostruzione volumetrica permette di ottenere la separazione dei tessuti, superando uno dei limiti principali della mammografia tradizionale, ovvero il mascheramento di lesioni causato dalla sovrapposizione di strutture normali, con una riduzione del numero di falsi negativi e di falsi positivi. Questa tecnologia consente di incrementare la specificità della mammografia, migliorando la visibilità dei margini delle lesioni.
Grazie alla bassa dose di radiazioni erogate al paziente e all'alta accuratezza diagnostica, questa tecnica di imaging possiede il potenziale clinico per sostituire la mammografia digitale con un'unica scansione per la rilevazione del tumore al seno. La moderna tecnologia va a collocarsi all'interno di un percorso clinico diagnostico che include visita medica, ecografia, mammografia, eventuale agobiopsia e risonanza magnetica, elementi centrali nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, che in Italia rappresenta un terzo delle patologie neoplastiche della donna, ed è la prima causa di morte. Pertanto risultano fondamentali la prevenzione, l'informazione e la scelta di affidarsi a strutture dotate di equipe specializzate e tecnologie all' avanguardia come la tomosintesi. «La prevenzione del cancro al seno è uno dei principali impegni di GE Healthcare a livello globale e in Italia - ha affermato Marco Campione, Presidente e Amministratore delegato di GE Healthcare Italia - La collaborazione con strutture di eccellenza quali il Centro Ricerche Radiologiche di Molfetta è fondamentale nell'ambito di questa strategia».
Il macchinario introduce una modalità di esecuzione della mammografia basata sulla tomosintesi digitale (mammografia 3D), innovativa tecnica di imaging che consente di elaborare elettronicamente le immagini acquisite nel corso dell'esame per una rappresentazione tridimensionale del seno intero. Tale ricostruzione volumetrica permette di ottenere la separazione dei tessuti, superando uno dei limiti principali della mammografia tradizionale, ovvero il mascheramento di lesioni causato dalla sovrapposizione di strutture normali, con una riduzione del numero di falsi negativi e di falsi positivi. Questa tecnologia consente di incrementare la specificità della mammografia, migliorando la visibilità dei margini delle lesioni.
Grazie alla bassa dose di radiazioni erogate al paziente e all'alta accuratezza diagnostica, questa tecnica di imaging possiede il potenziale clinico per sostituire la mammografia digitale con un'unica scansione per la rilevazione del tumore al seno. La moderna tecnologia va a collocarsi all'interno di un percorso clinico diagnostico che include visita medica, ecografia, mammografia, eventuale agobiopsia e risonanza magnetica, elementi centrali nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, che in Italia rappresenta un terzo delle patologie neoplastiche della donna, ed è la prima causa di morte. Pertanto risultano fondamentali la prevenzione, l'informazione e la scelta di affidarsi a strutture dotate di equipe specializzate e tecnologie all' avanguardia come la tomosintesi. «La prevenzione del cancro al seno è uno dei principali impegni di GE Healthcare a livello globale e in Italia - ha affermato Marco Campione, Presidente e Amministratore delegato di GE Healthcare Italia - La collaborazione con strutture di eccellenza quali il Centro Ricerche Radiologiche di Molfetta è fondamentale nell'ambito di questa strategia».