Un nuovo lavoro inedito su Don Tonino

Presentazione a Polignano nel corso di un incotro

lunedì 27 aprile 2015 6.59
A cura di Paola Copertino
Non si contano più le iniziative, le manifestazioni, gli eventi in nome di don Tonino. In occasione del 22° anniversario della scomparsa dell'indimenticato vescovo l'Associazione Giovanni Paolo II di Bari, con il Patrocinio del Comune di Polignano a Mare, mercoledì 29 Aprile, alle ore 19.45, presso la sala convegni della Polizia Locale, ricorderà il "pastore" più celebre della nostra Puglia, il Servo di Dio Don Tonino Bello, con un incontro tematico dal titolo: "La terra dei miei sogni – La sua testimonianza profetica nella chiesa e nella società".

I relatori, Don Dandro Ramirez (Arc. Chiesa Madre di Fasano) Enzo Quarto (Giornalista Rai) e Renato Brucoli (giornalista, scrittore, Dir. Ediz. Insieme) entreranno con delicatezza nel diario spirituale del profeta di cieli nuovi e terra nuova, nell'educatore delle gioventù, nel suo inesausto incontro con i poveri e la povertà per meglio contemplare il volto di Dio, nel desiderio di comunione e di pace a cui ha improntato il rapporto umano.

Attraverso documenti poco conosciuti se non del tutto inediti, letti con il cuore, proporranno un entusiasmante viaggio nella spiritualità e nell'umanità di un autentico testimone di Cristo nel mondo contemporaneo. Durante la serata sarà anche presentato il nuovo lavoro curato da Brucoli e da Mons. Vito Angiuli. La raccolta ordina cronologicamente ciò che monsignor Bello ha scritto tra il 1954 e il 1982, colmando così una consistente lacuna nella sistemazione dei suoi lavori, finora parziale, poiché mancante degli anni precedenti l'episcopato - quando, ad esempio, era sacerdote nella chiesa della Natività di Maria di Tricase e insegnava presso il seminario vescovile di Ugento. Diari, omelie, relazioni, articoli, cronache, schemi di lavoro: ne vien fuori una sorta di ritratto di don Tonino da giovane, uno "zibaldone" intellettuale intriso sì di teologia e umanesimo, ma sempre attento a non perdere di vista la prospettiva storica e sociale - in cui soltanto si esercita la carità, - con un occhio particolare per temi fondamentali come il lavoro, la povertà e la giustizia sociale.