Un "giovane" e indomito centenario festeggiato a Molfetta
Istituzioni e parenti, tutti a fare festa
martedì 10 febbraio 2015
7.41
Cento anni e non sentirli, in questo caso calza veramente a pennello la definizione. Buon compleanno sottocapo e cannoniere Giuseppe Scardigno. Abbigliato con giacca e cravatta, orgoglioso delle sue medaglie e decorazioni che raccontano di tanti atti di coraggio ed episodi legati a più guerre, le ha attraversate veramente tutte, l'arzillo centenario si è presentato puntuale ai festeggiamenti approntati per lui presso la sede dell' ANMIG, presso piazza Mazzini.
Alla presenza del vice sindaco Bepi Maralfa, dei componenti dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, rappresentati dal presidente regionali avv. Nico Bufi, degli Eredi della Storia con il suo presidente dott. Spadavecchia, delle associazioni combattentistiche e d'arma, dei carabinieri in congedo e di tantissimi parenti, fino all'ultima generazione, si è tenuta una affollatissima festa, tutta per lui.
Per l'occasione sono giunti i messaggi di auguri del presidente nazionale ANMIG, Bernardo Traversaro e del presidente nazionale ANCR, Gaetano Angius. L'avvocato Bufi ha tracciato la storia di Giuseppe, classe 1915, imbarcato sulla San Giorgio, affondata a Tobruch nel 1914, e testimone oculare dell'affondamento dell'aereo di Italo Balbo. La sua vita è come un libro da sfogliare, basterebbe ascoltarlo per imparare tante pagine di storia. Accanto a Giuseppe sono stati invitati ad unirsi a lui in questi ideali festeggiamenti di valori, alcuni soci storici dell'associazione ANMIG, molti ultra novantenni.
Il presidente ha ribadito l'importanza della loro testimonianza per le ricerche che il sodalizio sta compiendo anche in occasione dell' anniversario della Grande Guerra. Ha poi sottolineato il forte valore simbolico di aver festeggiato in sezione, nonostante gli spazi ridotti, dato che l'ANMIG e gli Eredi della Storia sono una grande famiglia.
Il vice sindaco Maralfa ha sottolineato la dolcezza degli occhi di Giuseppe, sebbene abbiano visto la guerra e tanti momenti tristi. Si è unito agli auguri sia nella veste istituzionale che da cittadino orgoglioso di quello sguardo fiero e ha conferito una targa dell'amministrazione al sottocapo Scardigno, confuso da tanta attenzione nei suoi confronti. Un mazzo di fiori è pervenuto dal sindaco Natalicchio, ma Giuseppe è stato omaggiato, fra la calca di amici, parenti e associati anche di una medaglia da parte degli Eredi della Storia, di attestati e riconoscimenti. A conclusione il taglio della torta con l'immagine effigiata di Giuseppe da giovane.
Alla presenza del vice sindaco Bepi Maralfa, dei componenti dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, rappresentati dal presidente regionali avv. Nico Bufi, degli Eredi della Storia con il suo presidente dott. Spadavecchia, delle associazioni combattentistiche e d'arma, dei carabinieri in congedo e di tantissimi parenti, fino all'ultima generazione, si è tenuta una affollatissima festa, tutta per lui.
Per l'occasione sono giunti i messaggi di auguri del presidente nazionale ANMIG, Bernardo Traversaro e del presidente nazionale ANCR, Gaetano Angius. L'avvocato Bufi ha tracciato la storia di Giuseppe, classe 1915, imbarcato sulla San Giorgio, affondata a Tobruch nel 1914, e testimone oculare dell'affondamento dell'aereo di Italo Balbo. La sua vita è come un libro da sfogliare, basterebbe ascoltarlo per imparare tante pagine di storia. Accanto a Giuseppe sono stati invitati ad unirsi a lui in questi ideali festeggiamenti di valori, alcuni soci storici dell'associazione ANMIG, molti ultra novantenni.
Il presidente ha ribadito l'importanza della loro testimonianza per le ricerche che il sodalizio sta compiendo anche in occasione dell' anniversario della Grande Guerra. Ha poi sottolineato il forte valore simbolico di aver festeggiato in sezione, nonostante gli spazi ridotti, dato che l'ANMIG e gli Eredi della Storia sono una grande famiglia.
Il vice sindaco Maralfa ha sottolineato la dolcezza degli occhi di Giuseppe, sebbene abbiano visto la guerra e tanti momenti tristi. Si è unito agli auguri sia nella veste istituzionale che da cittadino orgoglioso di quello sguardo fiero e ha conferito una targa dell'amministrazione al sottocapo Scardigno, confuso da tanta attenzione nei suoi confronti. Un mazzo di fiori è pervenuto dal sindaco Natalicchio, ma Giuseppe è stato omaggiato, fra la calca di amici, parenti e associati anche di una medaglia da parte degli Eredi della Storia, di attestati e riconoscimenti. A conclusione il taglio della torta con l'immagine effigiata di Giuseppe da giovane.