Un giardino su via Papa Innocenzo XIII negato al quartiere
Sempre chiuso ma periodicamente curato
venerdì 5 settembre 2014
8.20
Via Papa Innocenzo XIII è una di quelle vie che poco dicono di se' e che a Molfetta è agognata da tutti come parcheggio durante la festa patronale.
Eppure per gli abitanti del popoloso quartiere Arbusto non è mai stata di poco conto: li si trova una scuola materna, l'ingresso all'oratorio parrocchiale e poi, in fondo, una piccola villetta.
«E' chiusa da anni, quasi sicuramente più di dieci - racconta un abitante della zona - vista la sua posizione così periferica, anni e anni fa faceva paura perché era frequentata da ubriachi e drogati e fu per questo che venne chiusa. Ma ora…»
Già, ora.
La Multiservizi definisce "Giardino" l'area che periodicamente alcuni dipendenti ripuliscono da erbacce potando gli alberi e i cespugli. Poi vanno via, chiudendo di nuovo il lucchetto e impedendo di fatto a un intero rione di vivere uno dei pochissimi spazi verdi a disposizione, considerato anche lo stato vergognoso in cui riversa il Parco di Ponente a due passi.
«Fa rabbia vedere l'interesse, di chi di dovere, a tenere sempre pulito e sistemato il giardino ma non poterlo usare. Adesso che i motivi per cui la villetta fu chiusa all'epoca non esistono più, sarebbe bello ritornare a viverla... », la richiesta di un quartiere intero.
Eppure per gli abitanti del popoloso quartiere Arbusto non è mai stata di poco conto: li si trova una scuola materna, l'ingresso all'oratorio parrocchiale e poi, in fondo, una piccola villetta.
«E' chiusa da anni, quasi sicuramente più di dieci - racconta un abitante della zona - vista la sua posizione così periferica, anni e anni fa faceva paura perché era frequentata da ubriachi e drogati e fu per questo che venne chiusa. Ma ora…»
Già, ora.
La Multiservizi definisce "Giardino" l'area che periodicamente alcuni dipendenti ripuliscono da erbacce potando gli alberi e i cespugli. Poi vanno via, chiudendo di nuovo il lucchetto e impedendo di fatto a un intero rione di vivere uno dei pochissimi spazi verdi a disposizione, considerato anche lo stato vergognoso in cui riversa il Parco di Ponente a due passi.
«Fa rabbia vedere l'interesse, di chi di dovere, a tenere sempre pulito e sistemato il giardino ma non poterlo usare. Adesso che i motivi per cui la villetta fu chiusa all'epoca non esistono più, sarebbe bello ritornare a viverla... », la richiesta di un quartiere intero.