Un anno senza Claudia Attanasio: il ricordo nei suoi disegni
La liceale fu stroncata da un brutto male lo scorso anno
lunedì 8 ottobre 2018
"Una leonessa dagli occhi color del cielo": Claudia Attanasio è stata definita così nella serata a lei dedicata, tenutasi sabato 6 ottobre presso la Parrocchia "Cuore Immacolato di Maria" di Molfetta, alla presenza del parroco don Vincenzo de Palo e di un nutrito pubblico di parenti, amici, semplici conoscenti: tutti ugualmente uniti nel momento struggente di ricordo per la giovane studentessa scomparsa un anno fa dopo una lunga e devastante malattia.
Dopo una messa a suffragio per la piccola Claudia, la serata è proseguita nella cappella dell'oratorio adiacente al complesso per un collage di momenti ed emozioni in memoria della ragazza: i disegni della ragazza, appesi su corda a delimitare e chiudere le pareti come un monito di presenza continua di Claudia stessa, sono stati lo sfondo colorato di racconti e ricordi, introdotti dalle note dell'Ensemble di violini dell'Istituto comprensivo "San Domenico Savio". A fine serata, è stato presentato poi un piccolo libro su cui sono contenuti alcuni pensieri di Claudia e il cui ricavato della vendita sarà devoluto, secondo le sue volontà, alle opere parrocchiali della Chiesa "Cuore Immacolato di Maria": così, come ha garantito don Vincenzo, Claudia sarà la più piccola donatrice della parrocchia.
Nelle parole di chi si è affacciato sul palco, è emersa la tristezza rabbiosa di una perdita la cui ferita resta ancora fresca e che, forse, non si rimarginerà mai: dalla psicologa che ha seguito i compagni di Claudia dopo la perdita della giovane amica, la quale ha scoperto una targa in suo onore, fino all'oncologa che ha avuto in cura fino all'ultimo Claudia, passando per un carosello di foto e video di vita comune, felice ed, al contempo, resa straordinaria dal calvario della ragazza. Claudia infatti non ha mai subito passivamente un istante della sua condizione terribile, ma da vera e propria leonessa, come è stata ribattezzata, si è sempre prodigata per afferrare ogni istante e viverlo appieno. Chiunque l'abbia conosciuta, ha testimoniato di essersi sempre sentito "speciale" per la sua incredibile capacità di rendere migliori gli altri, mentre lei, vessillo di una resilienza incarnata e non più parola vuota, affrontava la sua battaglia. Un anno dopo, molte sono state ancora le lacrime versate, specie nei ragazzi, ancora attoniti da un lutto quasi innaturale, vista la giovanissima età di Claudia; ma le lacrime si sono mescolate spesso agli scoppi spontanei di risate al ricordo scanzonato di una ragazza che aveva già tutto per essere considerata indimenticabile.
Negli occhi anche di chi non conosceva Claudia, resta il riflesso azzurro del suo sguardo, acceso da una canzone suonata al piano, da un volo di bolle di sapone, da un gioco con un cane, dalla lista dei desideri per San Nicola: e allora, al prezzo di un magone che diventerà una straziante costante, Claudia è diventata una sorta di monito gentile per chi resta su questa terra a prendersi tutta la felicità della vita, persino nell'assurdità dolorosa di una vita senza di lei.