Un anno fa l’asfalto di fronte al Duomo
La denuncia dei residenti: ancora nessun intervento di riqualificazione
mercoledì 27 agosto 2014
8.23
Nulla di nuovo sul piazzale antistante il Duomo. Ed è trascorso un anno da quando, sotto gli sguardi increduli della città, l'area fu prima completamente asfaltata e poi ripulita alla meno peggio in atteso di interventi di riqualificazione.
A sollevare la questione sono Gianluca Biscotti e Angelo Cantatore, amministratori e promotori del Gruppo FB "Liberiamo il Duomo".
«Vogliamo fare un bilancio di quanto promesso e di quanto fatto», puntualizzano.
«Successivamente alla posa dell'asfalto davanti al Duomo Vecchio, il Sindaco Natalicchio e la sua Amministrazione – scrivono in una nota - parlarono (ci risulta anche in una comunicazione inviata alla Soprintendenza Beni Culturali di Bari) di un intervento di carattere di urgenza per garantire la sicurezza dei pedoni intanto che si predisponeva il progetto di ripavimentazione con chianche della zona antistante il Duomo da effettuarsi entro l'autunno 2013. Stessa cosa è stata dichiarata dal Sindaco alla Cittadinanza nel comizio organizzato in quei giorni per scusarsi della posa dell'asfalto e televisioni e giornali locali intervenuti per l'occasione.
Ad un anno da quel giorno, l'autunno è abbondantemente trascorso e non solo nessun intervento è stato eseguito, ma – continuano - non ci risulta esista alcun progetto di ripavimentazione. Ci auguriamo di sbagliare, ma ad oggi è certo che il cemento e il suolo sconnesso (sia quello cementato che quello con le chianche) è ancora la a fare danni alle caviglie dei cittadini.
E' trascorso anche un anno dalla istituzione della ZTL. Anche su questo fronte, la ZTL, fatta di fretta per soddisfare la richiesta di buona parte della cittadinanza e che doveva essere sperimentale per quattro mesi, è poi per inerzia diventata stabile senza alcun completamento e modifica, portando con se tutti i difetti dovuti alla fretta dell'istituzione. La mancanza più grande è sicuramente l'assenza dei varchi elettronici agli accessi che permettono oggi l'ingresso di qualunque mezzo e la sosta prolungata di auto e moto all'interno del centro storico soprattutto i quegli orari nei quali i vigili urbani non sono operativi. In questo modo vi è stato un aggravio della situazione di sicurezza del centro storico dove i cittadini vi si recano per passeggiare pensando di essere "al sicuro" da moto ed auto e poi devono subire moto (che nella ZTL non potrebbero entrare) che sfrecciano nei vicoli sfiorando le persone senza alcun controllo».
E ancora. «Per le telecamere ai varchi ad oggi ci risultano ancora impegni vaghi come quello di dare incarico al Comandante dei Vigili Urbani di "avviare le procedure per l'installazione delle telecamere". Più vago di così è difficilmente possibile, così come è evidente la mancanza di un chiaro regolamento per l'accesso di auto esterne a partire dai fornitori delle attività commerciali, degli ospiti di privati residenti o di hotel e B&B, delle ditte p.e. di traslochi.
Come gruppo, che da anni si è impegnato per la riqualificazione dell'area intorno al Duomo Vecchio, aspettiamo che l'Amministrazione comunale chiaramente – concludono - indichi se e quando intende mantenere le promesse fatte e se intende completare i progetti iniziati e ad oggi lasciati a metà».
A sollevare la questione sono Gianluca Biscotti e Angelo Cantatore, amministratori e promotori del Gruppo FB "Liberiamo il Duomo".
«Vogliamo fare un bilancio di quanto promesso e di quanto fatto», puntualizzano.
«Successivamente alla posa dell'asfalto davanti al Duomo Vecchio, il Sindaco Natalicchio e la sua Amministrazione – scrivono in una nota - parlarono (ci risulta anche in una comunicazione inviata alla Soprintendenza Beni Culturali di Bari) di un intervento di carattere di urgenza per garantire la sicurezza dei pedoni intanto che si predisponeva il progetto di ripavimentazione con chianche della zona antistante il Duomo da effettuarsi entro l'autunno 2013. Stessa cosa è stata dichiarata dal Sindaco alla Cittadinanza nel comizio organizzato in quei giorni per scusarsi della posa dell'asfalto e televisioni e giornali locali intervenuti per l'occasione.
Ad un anno da quel giorno, l'autunno è abbondantemente trascorso e non solo nessun intervento è stato eseguito, ma – continuano - non ci risulta esista alcun progetto di ripavimentazione. Ci auguriamo di sbagliare, ma ad oggi è certo che il cemento e il suolo sconnesso (sia quello cementato che quello con le chianche) è ancora la a fare danni alle caviglie dei cittadini.
E' trascorso anche un anno dalla istituzione della ZTL. Anche su questo fronte, la ZTL, fatta di fretta per soddisfare la richiesta di buona parte della cittadinanza e che doveva essere sperimentale per quattro mesi, è poi per inerzia diventata stabile senza alcun completamento e modifica, portando con se tutti i difetti dovuti alla fretta dell'istituzione. La mancanza più grande è sicuramente l'assenza dei varchi elettronici agli accessi che permettono oggi l'ingresso di qualunque mezzo e la sosta prolungata di auto e moto all'interno del centro storico soprattutto i quegli orari nei quali i vigili urbani non sono operativi. In questo modo vi è stato un aggravio della situazione di sicurezza del centro storico dove i cittadini vi si recano per passeggiare pensando di essere "al sicuro" da moto ed auto e poi devono subire moto (che nella ZTL non potrebbero entrare) che sfrecciano nei vicoli sfiorando le persone senza alcun controllo».
E ancora. «Per le telecamere ai varchi ad oggi ci risultano ancora impegni vaghi come quello di dare incarico al Comandante dei Vigili Urbani di "avviare le procedure per l'installazione delle telecamere". Più vago di così è difficilmente possibile, così come è evidente la mancanza di un chiaro regolamento per l'accesso di auto esterne a partire dai fornitori delle attività commerciali, degli ospiti di privati residenti o di hotel e B&B, delle ditte p.e. di traslochi.
Come gruppo, che da anni si è impegnato per la riqualificazione dell'area intorno al Duomo Vecchio, aspettiamo che l'Amministrazione comunale chiaramente – concludono - indichi se e quando intende mantenere le promesse fatte e se intende completare i progetti iniziati e ad oggi lasciati a metà».