Ultimi giorni per visitare la mostra d'arte contemporanea a Molfetta
Rassegna disponibile fino a domenica 20 settembre a Palazzo Giovene
domenica 13 settembre 2020
Si concluderà nella serata di domenica 20 settembre l'esposizione di opere presso la Sala dei Templari intitolata "Dalla Raccolta d'Arte Contemporanea di Palazzo Giovene".
«Una esposizione inaugurata lo scorso 19 giugno – afferma Sara Allegretta, Assessore alla Cultura del Comune di Molfetta – quale segnale significativo della ripartenza delle iniziative culturali in città dopo il lockdown, col dichiarato e riuscito intento di porre alla fruizione dei molfettesi e dei visitatori provenienti da fuori città una parte di quel patrimonio di arte pittorica e scultorea che questa Amministrazione ha voluto valorizzare. Il processo di valorizzazione e recupero conservativo delle opere, avviato nel 2018, proseguirà con la successiva esposizione che riguarderà due illustri concittadini quali Franco d'Ingeo e Leonardo Minervini – conclude l'Assessore».
Le opere attualmente esposte, per un totale di 44, fanno riferimento ad una produzione che dagli anni venti del novecento giunge sino ai giorni nostri, narrando l'evoluzione artistica pugliese e le famose suggestioni della Settimana Santa molfettese: Michele e Liborio Romano, Luigi Schingo, Ennio Marzano, Alfredo Sficco, Pietro Carabellese, Roberto de Robertis, Franco d'Ingeo, Luigi Guerricchio, Franco Valente, Franco Poli, Salvatore Salvemini, Natale Addamiano, Renato Guttuso, Michele Paloscia, Galeazzo Viganò, Claudio Verna, Gaetano Grillo, Anna Rita Spezzacatena, Ida Caradonna, Antonio Nuovo, Michele Zaza, Cosmo Damiano Allegretta, Pino Conte, Vito Zaza e Franco Poli.
«Sono presenze (...) che giusto per accarezzare certi impagabili segnali del Passato – come scriveva Gaetano Mongelli nel 1995 – hanno raccolto l'aura per così dire 'mediterranea' di questa città, indugiando sull'antico nitore delle sue pietre squadrate dalla fede e dalla ragione dei nostri padri; meditando sui chiarori giaquinteschi fatti di un rosa caramellato dalle prime luci dell'alba e di un azzurro che l'Adriatico può suggerire soltanto se è sereno».
Ultimi giorni, dunque, per poterla visitare gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21 secondo le ormai note disposizioni di sicurezza, ovvero indossando la mascherina, compilando il modulo di triage e rispettando la capienza massima prevista, calcolata sul distanziamento possibile.
«Una esposizione inaugurata lo scorso 19 giugno – afferma Sara Allegretta, Assessore alla Cultura del Comune di Molfetta – quale segnale significativo della ripartenza delle iniziative culturali in città dopo il lockdown, col dichiarato e riuscito intento di porre alla fruizione dei molfettesi e dei visitatori provenienti da fuori città una parte di quel patrimonio di arte pittorica e scultorea che questa Amministrazione ha voluto valorizzare. Il processo di valorizzazione e recupero conservativo delle opere, avviato nel 2018, proseguirà con la successiva esposizione che riguarderà due illustri concittadini quali Franco d'Ingeo e Leonardo Minervini – conclude l'Assessore».
Le opere attualmente esposte, per un totale di 44, fanno riferimento ad una produzione che dagli anni venti del novecento giunge sino ai giorni nostri, narrando l'evoluzione artistica pugliese e le famose suggestioni della Settimana Santa molfettese: Michele e Liborio Romano, Luigi Schingo, Ennio Marzano, Alfredo Sficco, Pietro Carabellese, Roberto de Robertis, Franco d'Ingeo, Luigi Guerricchio, Franco Valente, Franco Poli, Salvatore Salvemini, Natale Addamiano, Renato Guttuso, Michele Paloscia, Galeazzo Viganò, Claudio Verna, Gaetano Grillo, Anna Rita Spezzacatena, Ida Caradonna, Antonio Nuovo, Michele Zaza, Cosmo Damiano Allegretta, Pino Conte, Vito Zaza e Franco Poli.
«Sono presenze (...) che giusto per accarezzare certi impagabili segnali del Passato – come scriveva Gaetano Mongelli nel 1995 – hanno raccolto l'aura per così dire 'mediterranea' di questa città, indugiando sull'antico nitore delle sue pietre squadrate dalla fede e dalla ragione dei nostri padri; meditando sui chiarori giaquinteschi fatti di un rosa caramellato dalle prime luci dell'alba e di un azzurro che l'Adriatico può suggerire soltanto se è sereno».
Ultimi giorni, dunque, per poterla visitare gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21 secondo le ormai note disposizioni di sicurezza, ovvero indossando la mascherina, compilando il modulo di triage e rispettando la capienza massima prevista, calcolata sul distanziamento possibile.