Ultima settimana per assistere alla mostra di Giovanni Gasparro a Molfetta

Tele disponibili nel Museo Diocesano fino a domenica 29 ottobre

lunedì 23 ottobre 2023 9.30
Prosegue fino al 29 Ottobre la mostra " Giovanni Gasparro - Il nuovo teatro del divino" allestita nei nuovi ambienti del Seminario Vescovile della Diocesi di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi, annessi al Museo Diocesano Molfetta. Ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, dalle 18.00 alle 21.00; sabato e domenica mattina anche dalle 10.00 alle 13.00.

Tantissime le recensioni positive in merito a una rassegna di altissimo livello:

"Si tratta [...] di una raffigurazione non solo completa nella tecnica, ma che invoca lo Spirito, dove lo sguardo del credente è unito al cuore, si posa sul volto del Santo, cercando la sua intercessione per ottenere il conforto di Dio, la benedizione, la pace, la salute fisica, insomma la salvezza. Certamente la narrazione visiva di quest'opera ha raggiunto il suo scopo: coinvolgere dapprima il fedele ma anche, forse, qualche turista esteta ed estivo, distratto. Questo dipinto porta alla preghiera cristiana ed apre alle invocazioni laiche dell'uomo contemporaneo". Natale Loda, "Sant'Antonio abate nell'isola di Naxos"

"È lo stupore di chi osserva ancora una volta la ripetizione di una meraviglia e si preoccupa che di quella meraviglia nulla vada perduto e offeso. [...] È uno sguardo che attesta quanto non si debba essere destinati all'uniformità, alla noia, al non-senso - come direbbe il citato Leopard - bensì alla gioia, alla meraviglia che nasce dalla sorpresa di quel Paradosso bellissimo che salva la Storia". Corrado Gnerre, "La Madonna riceve l'Eucaristia da san Giovanni"

"Gasparro si cimenta in un'impresa assai ambiziosa, riuscendo a eternare su di una tela frammenti dell'arcano disvelarsi dell'economia della Salvezza, in un magistrale gioco di contrapposizioni tra splendore e tenebre, rovina e decoro, orrore e grandiosità celestiale". Alberto Spataro, "Giovanni Gasparro. La visione della Chiesa di santa Hildegard von Bingen. Descrizione storico-artistica"