Ucciso a 20 anni dalla tubercolosi, morto tra l'indifferenza della gente

Il giovane, proveniente dal Senegal, è stato trovato privo di vita in un'abitazione. Sul posto i Carabinieri

mercoledì 16 dicembre 2020 13.51
Lo hanno trovato senza vita all'interno di un'abitazione di via Giovene, che divideva con un suo connazionale. Souba Balde, 20enne proveniente dal Senegal ed a cui da anni era stata diagnosticata la tubercolosi, non ce l'ha fatta: il suo cuore ha cessato di battere nei giorni scorsi. Il decesso, infatti, risale a sabato sera.

A dare l'allarme è stato proprio il suo amico, quando il giovane africano ha cominciato a stare male, vomitando sangue. Così, senza perdere la calma, ha provato a chiamare il 118, subissato dalle richieste che intasano la linea per le emergenze, ma il 20enne, dal 2016 a Molfetta, dove lavorava in un ristorante, e malato di tubercolosi, un'infezione che si sviluppa nei polmoni, è deceduto tra le sue braccia, a causa di un arresto cardiocircolatorio, fra l'indifferenza dei condomini.

Il suo amico ha urlato chiedendo aiuto anche a loro. Nessuno, però, ha aperto la porta. E quando sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, allertati sempre dal giovane, l'hanno trovato ormai privo di vita. I sanitari del 118, giunti poco più tardi a bordo di un'automedica, e il medico legale hanno accertato che il decesso è dovuto a cause naturali. Sono circa 250 i morti per Tbc in Italia ogni anno. Ma Souba Balde è morto soprattutto nell'indifferenza della gente.

La salma del 20enne, col supporto della comunità islamica di Puglia e di una raccolta fondi, sarà sepolta in un cimitero islamico. «Odio gli indifferenti», diceva Antonio Gramsci. Se avessimo fatto il nostro dovere, se avessimo aperto la nostra porta a quella richiesta d'aiuto, sarebbe successo ciò che è successo?