Uccise la trans Valentina. Trovato morto in strada: ipotesi omicidio
Umberto Prinzi, che nel 1995 strangolò Cosimo Andriani, fu condannato a 22 anni. Ora un nuovo colpo di scena
domenica 16 dicembre 2018
10.25
I Carabinieri sono tornati a Moncalieri, in strada Santa Brigida, dove è stato trovato il cadavere del 47enne Umberto Prinzi. Da circa un anno l'uomo aveva finito di scontare una condanna a 22 anni di carcere per avere ucciso nel 1995 il suo ex fidanzato, Cosimo Andriani, conosciuto come Valentina.
Il trans di Molfetta (a Torino, partito in treno per una vacanza, era arrivato per la prima volta nel 1980, allora si chiamava ancora Cosimo Andriani, ma dentro di sé sentiva già di essere Valentina, ndr) fu strangolato e poi gettato in un dirupo nelle Valli di Lanzo, dove soltanto nel 2007 sono stati trovati i suoi resti. Gli inquirenti hanno aperto le indagini e sono tornati sul luogo del ritrovamento del cadavere di Prinzi alla ricerca di nuove tracce, per ricostruire le sue ultime ore di vita.
Con l'utilizzo di un metal detector, i militari (che hanno ascoltato anche la compagna di Prinzi, ndr) stanno cercando oggetti contundenti o eventuali bossoli. Il cadavere, infatti, a un primo esame del medico legale, presenta ben tre ecchimosi sul collo, che fanno pensare ad uno strangolamento, e uno squarcio all'altezza dell'orecchio destro, che potrebbe essere compatibile con un foro di proiettile.
Sul caso indagano i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, coordinati dal pubblico ministero Laura Longo, i quali hanno aperto le indagini per omicidio. Al momento si tratta di un'ipotesi investigativa, per facilitare anche gli accertamenti del caso: le conferme dovrebbero arrivare già domani all'esito dell'autopsia disposta dal magistrato.
Non è uno sconosciuto l'uomo trovato a Moncalieri, ma un uomo il cui nome riporta a una clamorosa vicenda di cronaca nera degli anni '90 e che le circostanze del ritrovamento ammantano ora di un mistero inquietante. Prinzi, infatti, il cameriere che nel 1995 aveva ucciso la trans Valentina, all'anagrafe Cosimo Andriani, sua fidanzata, strangolandola a mani nude e poi nascondendone il cadavere, è stato condannato a 22 anni di carcere.
Solo 12 anni dopo aveva ammesso il delitto e fatto ritrovare il corpo della vittima. Valentina era partita da Molfetta quando era ancora Cosimo Andriani, sorella di un'altra transessuale - Antonio, in arte Asha - deceduta in tragiche circostanze mentre viaggiava in auto con due clienti. Entrambe si erano trasformate: capelli lunghi, nerissimi, occhi bistrati, seni prosperosi. Impossibile riconoscere in loro i due fratelli partiti da Molfetta.
Valentina non fu uccisa dallo sconosciuto di una sera, ma dal suo fidanzato, Umberto Prinzi. L'assassino fu condannato a 24 anni, poi ridotti a 22. Solo dopo 12 anni, con una sentenza definitiva già sulle spalle, l'ex cameriere torinese confessò di averla strangolata e fece ritrovare il cadavere. Lo aveva avvolto nel telo di plastica di un armadio da campeggio e gettato in una scarpata.
Dopo aver scontato quasi tutta la condanna era tornato in libertà da circa un anno e di lui si erano perse le tracce fino a quando un passante ha notato un corpo immobile a Moncalieri. Non si trattava di uno sconosciuto. Il suo ritrovamento in strada Santa Brigida resta un rebus misterioso.
Il trans di Molfetta (a Torino, partito in treno per una vacanza, era arrivato per la prima volta nel 1980, allora si chiamava ancora Cosimo Andriani, ma dentro di sé sentiva già di essere Valentina, ndr) fu strangolato e poi gettato in un dirupo nelle Valli di Lanzo, dove soltanto nel 2007 sono stati trovati i suoi resti. Gli inquirenti hanno aperto le indagini e sono tornati sul luogo del ritrovamento del cadavere di Prinzi alla ricerca di nuove tracce, per ricostruire le sue ultime ore di vita.
Con l'utilizzo di un metal detector, i militari (che hanno ascoltato anche la compagna di Prinzi, ndr) stanno cercando oggetti contundenti o eventuali bossoli. Il cadavere, infatti, a un primo esame del medico legale, presenta ben tre ecchimosi sul collo, che fanno pensare ad uno strangolamento, e uno squarcio all'altezza dell'orecchio destro, che potrebbe essere compatibile con un foro di proiettile.
Sul caso indagano i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, coordinati dal pubblico ministero Laura Longo, i quali hanno aperto le indagini per omicidio. Al momento si tratta di un'ipotesi investigativa, per facilitare anche gli accertamenti del caso: le conferme dovrebbero arrivare già domani all'esito dell'autopsia disposta dal magistrato.
Non è uno sconosciuto l'uomo trovato a Moncalieri, ma un uomo il cui nome riporta a una clamorosa vicenda di cronaca nera degli anni '90 e che le circostanze del ritrovamento ammantano ora di un mistero inquietante. Prinzi, infatti, il cameriere che nel 1995 aveva ucciso la trans Valentina, all'anagrafe Cosimo Andriani, sua fidanzata, strangolandola a mani nude e poi nascondendone il cadavere, è stato condannato a 22 anni di carcere.
Solo 12 anni dopo aveva ammesso il delitto e fatto ritrovare il corpo della vittima. Valentina era partita da Molfetta quando era ancora Cosimo Andriani, sorella di un'altra transessuale - Antonio, in arte Asha - deceduta in tragiche circostanze mentre viaggiava in auto con due clienti. Entrambe si erano trasformate: capelli lunghi, nerissimi, occhi bistrati, seni prosperosi. Impossibile riconoscere in loro i due fratelli partiti da Molfetta.
Valentina non fu uccisa dallo sconosciuto di una sera, ma dal suo fidanzato, Umberto Prinzi. L'assassino fu condannato a 24 anni, poi ridotti a 22. Solo dopo 12 anni, con una sentenza definitiva già sulle spalle, l'ex cameriere torinese confessò di averla strangolata e fece ritrovare il cadavere. Lo aveva avvolto nel telo di plastica di un armadio da campeggio e gettato in una scarpata.
Dopo aver scontato quasi tutta la condanna era tornato in libertà da circa un anno e di lui si erano perse le tracce fino a quando un passante ha notato un corpo immobile a Moncalieri. Non si trattava di uno sconosciuto. Il suo ritrovamento in strada Santa Brigida resta un rebus misterioso.