Uccise Cosimo Andriani nel 1995: trovato morto in strada Umberto Prinzi
Giallo a Moncalieri: l'uomo, condannato per l'omicidio del molfettese, conosciuto come Valentina, era in libertà
sabato 15 dicembre 2018
17.15
Umberto Prinzi, che nel 1995 uccise la trans Valentina, all'anagrafe Cosimo Andriani, di Molfetta, strangolandola e poi gettando il cadavere in un crepaccio in Val di Lanzo, è stato trovato morto sulla collina di Moncalieri, in provincia di Torino.
Le cause del decesso non sono chiare, ma dai primi accertamenti il cadavere sembra presentare ecchimosi intorno al collo compatibili con uno strangolamento. La Procura della Repubblica di Torino (le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Laura Longo, ndr) indaga per omicidio: la vittima, ritrovata ieri in strada Santa Brigida, è stata identificata dagli inquirenti grazie alle impronte digitali.
A dare l'allarme un passante. In un primo momento sembrava trattarsi di un investimento da parte di un'auto, ma le condizioni in cui è stato trovato il cadavere ed i primi accertamenti medico legali lo hanno escluso. La vittima, che aveva 47 anni, non aveva addosso documenti, indossava abiti da lavoro, aveva la barba e i capelli brizzolati, mostrava un livido sull'occhio e un versamento di sangue da un orecchio, vistose ecchimosi sul collo, ma nessuna frattura evidente.
La Procura della Repubblica indaga per omicidio, per consentire indagini ad ampio raggio, ma al momento non si escludono anche altre ipotesi. Il medico legale, per il momento, ha collocato l'ora del decesso alle ore 06.00, ma i residenti delle ville vicine non hanno sentito alcun rumore sospetto. Il corpo potrebbe essere stato scaricato da un'auto e alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un'auto scendere a tutta velocità verso il centro di Moncalieri.
Per risolvere il giallo della collina gli inquirenti aspettano i risultati dell'autopsia. Le indagini sono concentrate su più fronti. A partire dall'analisi del cellulare e dai tabulati per ricostruire gli ultimi contatti. E poi la ricerca di immagini filmate dalle telecamere della zona.
Le cause del decesso non sono chiare, ma dai primi accertamenti il cadavere sembra presentare ecchimosi intorno al collo compatibili con uno strangolamento. La Procura della Repubblica di Torino (le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Laura Longo, ndr) indaga per omicidio: la vittima, ritrovata ieri in strada Santa Brigida, è stata identificata dagli inquirenti grazie alle impronte digitali.
A dare l'allarme un passante. In un primo momento sembrava trattarsi di un investimento da parte di un'auto, ma le condizioni in cui è stato trovato il cadavere ed i primi accertamenti medico legali lo hanno escluso. La vittima, che aveva 47 anni, non aveva addosso documenti, indossava abiti da lavoro, aveva la barba e i capelli brizzolati, mostrava un livido sull'occhio e un versamento di sangue da un orecchio, vistose ecchimosi sul collo, ma nessuna frattura evidente.
La Procura della Repubblica indaga per omicidio, per consentire indagini ad ampio raggio, ma al momento non si escludono anche altre ipotesi. Il medico legale, per il momento, ha collocato l'ora del decesso alle ore 06.00, ma i residenti delle ville vicine non hanno sentito alcun rumore sospetto. Il corpo potrebbe essere stato scaricato da un'auto e alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un'auto scendere a tutta velocità verso il centro di Moncalieri.
Per risolvere il giallo della collina gli inquirenti aspettano i risultati dell'autopsia. Le indagini sono concentrate su più fronti. A partire dall'analisi del cellulare e dai tabulati per ricostruire gli ultimi contatti. E poi la ricerca di immagini filmate dalle telecamere della zona.