Ubriaco semina il panico nel bar, fermato con lo spray al peperoncino
Nella notte un 45enne è stato bloccato dai Carabinieri mentre creava problemi di ordine pubblico
sabato 30 giugno 2018
16.35
È stato necessario utilizzare lo spray al peperoncino per neutralizzare il 45enne molfettese Antonio Brattoli che, ubriaco, era andato in escandescenze all'interno della caffetteria Arcobaleno, creando panico tra clienti e personale del locale.
Anche a Molfetta, infatti, i Carabinieri hanno in dotazione quello che tecnicamente viene definito uno "strumento di dissuasione e autodifesa": un dispositivo che può essere usato dai militari in casi di aggressione. E proprio il nuovo strumento è stato utile nella notte, alle ore 04.00, nel bar che sorge lungo la banchina San Domenico, dove le gazzelle sono intervenute in gran numero per fermare l'uomo che, ubriaco, creava problemi di ordine pubblico.
L'uomo, infatti, arrestato il 9 settembre scorso nel parapiglia verificatosi al luna park di Molfetta, dopo aver bevuto più del dovuto, ha cominciato ad importunare pesantemente gli avventori (cercando anche, con alcuni di loro, di ingaggiare uno scontro fisico, ndr) e il personale dell'attività, creando panico e danneggiando il frequentatissimo locale. Così, intimoriti dalla situazione, i presenti hanno chiesto aiuto al numero di pubblica utilità 112.
Dopo aver ricevuto la telefonata, la centrale operativa ha inviato sul posto le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e della locale Stazione. L'uomo, però, non aveva la minima intenzione di darsi una calmata neanche di fronte alla divisa. Anzi, nemmeno la vista di ben otto operatori giunti sul posto è stata sufficiente a sedare l'animo del corpulento 45enne, con numerosi precedenti penali alle spalle.
L'uomo, infatti, ha proferito pesanti minacce e insulti nei loro confronti, scagliandosi anche contro di loro. Era davvero una furia. E così, per avere ragione dello stato di alterazione e dei fumi dell'alcool, i militari hanno risolto prontamente la situazione di pericolo adoperando l'apposito spray urticante al peperoncino, in dotazione anche agli uomini della locale Compagnia come efficace strumento di autodifesa.
Nel contempo, sul posto, è giunta anche un'ambulanza del 118. Solo a questo punto i Carabinieri, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, sono riusciti - con non poca fatica - ad accompagnare l'uomo presso i propri uffici, dove, alla luce delle evidenze raccolte, è stato arrestato per danneggiamento, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e rinchiuso nel carcere di Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Lo spray, in dotazione anche a Molfetta, è tecnicamente definito uno "strumento di dissuasione ed autodifesa che nebulizza un principio attivo naturale a base di oleoresin capsicum". Il dispositivo, che rispondendo allo specifico decreto interministeriale del 2011, non ha attitudine a recare offesa alle persone, può essere usato in tutti i casi di aggressione.
La scelta di dotare dello spray anche i Carabinieri della locale Compagnia è arrivata alla fine di un lungo periodo di sperimentazione a cui è seguita una fase di formazione e informazione svolta dai militari che espletano il servizio di controllo del territorio.
Anche a Molfetta, infatti, i Carabinieri hanno in dotazione quello che tecnicamente viene definito uno "strumento di dissuasione e autodifesa": un dispositivo che può essere usato dai militari in casi di aggressione. E proprio il nuovo strumento è stato utile nella notte, alle ore 04.00, nel bar che sorge lungo la banchina San Domenico, dove le gazzelle sono intervenute in gran numero per fermare l'uomo che, ubriaco, creava problemi di ordine pubblico.
L'uomo, infatti, arrestato il 9 settembre scorso nel parapiglia verificatosi al luna park di Molfetta, dopo aver bevuto più del dovuto, ha cominciato ad importunare pesantemente gli avventori (cercando anche, con alcuni di loro, di ingaggiare uno scontro fisico, ndr) e il personale dell'attività, creando panico e danneggiando il frequentatissimo locale. Così, intimoriti dalla situazione, i presenti hanno chiesto aiuto al numero di pubblica utilità 112.
Dopo aver ricevuto la telefonata, la centrale operativa ha inviato sul posto le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e della locale Stazione. L'uomo, però, non aveva la minima intenzione di darsi una calmata neanche di fronte alla divisa. Anzi, nemmeno la vista di ben otto operatori giunti sul posto è stata sufficiente a sedare l'animo del corpulento 45enne, con numerosi precedenti penali alle spalle.
L'uomo, infatti, ha proferito pesanti minacce e insulti nei loro confronti, scagliandosi anche contro di loro. Era davvero una furia. E così, per avere ragione dello stato di alterazione e dei fumi dell'alcool, i militari hanno risolto prontamente la situazione di pericolo adoperando l'apposito spray urticante al peperoncino, in dotazione anche agli uomini della locale Compagnia come efficace strumento di autodifesa.
Nel contempo, sul posto, è giunta anche un'ambulanza del 118. Solo a questo punto i Carabinieri, agli ordini del capitano Vito Ingrosso, sono riusciti - con non poca fatica - ad accompagnare l'uomo presso i propri uffici, dove, alla luce delle evidenze raccolte, è stato arrestato per danneggiamento, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e rinchiuso nel carcere di Trani, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Lo spray, in dotazione anche a Molfetta, è tecnicamente definito uno "strumento di dissuasione ed autodifesa che nebulizza un principio attivo naturale a base di oleoresin capsicum". Il dispositivo, che rispondendo allo specifico decreto interministeriale del 2011, non ha attitudine a recare offesa alle persone, può essere usato in tutti i casi di aggressione.
La scelta di dotare dello spray anche i Carabinieri della locale Compagnia è arrivata alla fine di un lungo periodo di sperimentazione a cui è seguita una fase di formazione e informazione svolta dai militari che espletano il servizio di controllo del territorio.