Tutti a difendere l'Ospedale: la diretta su MolfettaViva
La protesta del Sindaco e della città: dalle 10.30 tutti davanti al "Mons.Bello"
venerdì 4 marzo 2016
10.10
Tutti a difendere l'Ospedale: declassato, penalizzato e fortemente ridimensionato dal piano di riordino varato dalla Regione Puglia lo scorso lunedì e in attesa del parere favorevole degli esperti a Roma. Dalle ore 10.30 il sindaco Paola Natalicchio sarà fuori la struttura con Massimo Mazzilli, sindaco di Corato, altra città fortemente colpita. Una protesta nella quale al primo cittadino si accompagneranno tanti molfettesi e che MolfettaViva vi racconterà in diretta.
Intanto scende in campo Guglielmo Minervini che annuncia di aver depositato, nella mattinata di giovedì "una interrogazione urgente, in Consiglio, al Presidente Michele Emiliano per chiedere conto al governo regionale del suo operato". Il Consigliere regionale, ex primo cittadino di Molfetta riferisce di aver chiesto anche "di conoscere esattamente quali siano i dati reali relativi ai volumi delle prestazioni rese dall'Ospedale di Molfetta e quali siano gli indicatori qualitativi e quantitativi sugli esiti dei ricoveri".
Interviene anche Rifondazione Comunista che, per mezzo di una nota inviata alla stampa, "accusiamo Emiliano per il declassamento e l'eliminazione di reparti dell'ospedale di Molfetta ma non come chi oggi si sveglia e si lamenta di altri Comuni avvantaggiati".
Solo 76 posti, chiusura dei reparti di Urologia e Cardiologia, eccellenze sanitarie per Molfetta e il circondario. Via anche il poliambulatorio di Pediatria:in sintesi queste le conseguenze, questa la nuova veste del nosocomio.
Ore 10.
Piove sul "Mons.Bello" in una delle giornate più lunghe e importanti della sua storia. Al momento solito andirivieni di persone e lavoratori mentre i lavori per il reparto di diagnostica per immagini-senologia, centro trasfusionale, pronto soccorso, servizio mortuario e guardia medica continuano.
Ore 10,20
Arrivano i primi cittadini e alcuni rappresentanti delle istituzioni, tra cui il consigliere comunale de Robertis.
Affisso all'esterno uno striscione del Conune in difesa del'ospedale.
Ore 10,30
"Sono arrabbiata. Voglio dirlo chiaramente a Michele Emiliano. Perdiamo l'ambulatorio di pediatria, rafforzato lo scorso anno e che sta crescendo: che succederà ai nostri bambini? Alle mamme? La nostra cardiologia ha il peso specifico più pesante della zona. Perché state facendo questo al nono comune di Puglia? La battaglia inizia adesso e noi non ci fermiamo! Cosa siamo per la Puglia noi? Niente!"
E' questo il messaggio che una Paola Natalicchio visibilmente coinvolta e arrabbiata manda al presidente Emiliano attraverso le telecamere di MolfettaViva.
Ore 10,38
"Chi non fa questa battaglia sbaglia. Sono a disagio a essere contro Emiliano ma devo farlo. Perché tagliano noi? Siamo piccoli? Ci hanno fatto diventare piccoli negli anni e non accettiamo altri tagli".
Paola Natalicchio è nell'androne dell'ospedale. Folta rappresentanza di cittadini tra cui una mamma che racconta quanto è importante per la sua bambina il poliambulatorio.
Iniziano a farsi vedere anche i sanitari.
Ore 10,45
Arrivato il sindaco di Corato, Mazzilli, e Guglielmo Minervini.
Si sciorinano i numeri di una riforma che penalizza la qualità e la quantità di un servizio che colpisce i più grandi centri della provincia di Bari.
"Sono criteri lontani dalle leggi e dai parametri di produttività. I criteri sono politici! Lo dico con amarezza: ci avevano rassicurato che questo territorio, grazie ai sacrifici dei professionisti, non avrebbe avuto perdite. Questo territorio è pronto a camminare verso un presidio di primo livello comprensoriale", è il commento di Guglielmo Minervini.
Ore 11,00
"E' una battaglia di popolo, le comunità sono con noi e sono offese da quanto sta accadendo".
Continua l'incontro dei sindaci Natalicchio e Mazzilli e del consigliere regionale Minervini.
Tanti i cittadini presenti il cui numero aumenta di minuto in minuto. Tra la folla anche gli assessori comunali Mongelli e Amato e il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni.
Ore 11,10
"Stiamo lavorando perché abbiamo pazienti seri. Noi continuiamo a lavorare!", afferma una dottoressa del reparto di Cardiologia, sopraggiunta nell'androne del nosocomio. Sentita la stretta di mano con Paola Natalicchio.
Ore 11,15
Si e' appena conclusa la manifestazione di protesta.
Una mattinata densa di interventi, testimonianze anche forti, con la politica, i professionisti ospedalieri e i cittadini uniti nella difesa del nosocomio.
"Il destino dell'ospedale e' qui", ha concluso Paola Natalicchio.
Più tardi su MolfettaViva l'intervista al primo cittadino e agli altri intervenuti.
Intanto scende in campo Guglielmo Minervini che annuncia di aver depositato, nella mattinata di giovedì "una interrogazione urgente, in Consiglio, al Presidente Michele Emiliano per chiedere conto al governo regionale del suo operato". Il Consigliere regionale, ex primo cittadino di Molfetta riferisce di aver chiesto anche "di conoscere esattamente quali siano i dati reali relativi ai volumi delle prestazioni rese dall'Ospedale di Molfetta e quali siano gli indicatori qualitativi e quantitativi sugli esiti dei ricoveri".
Interviene anche Rifondazione Comunista che, per mezzo di una nota inviata alla stampa, "accusiamo Emiliano per il declassamento e l'eliminazione di reparti dell'ospedale di Molfetta ma non come chi oggi si sveglia e si lamenta di altri Comuni avvantaggiati".
Solo 76 posti, chiusura dei reparti di Urologia e Cardiologia, eccellenze sanitarie per Molfetta e il circondario. Via anche il poliambulatorio di Pediatria:in sintesi queste le conseguenze, questa la nuova veste del nosocomio.
Ore 10.
Piove sul "Mons.Bello" in una delle giornate più lunghe e importanti della sua storia. Al momento solito andirivieni di persone e lavoratori mentre i lavori per il reparto di diagnostica per immagini-senologia, centro trasfusionale, pronto soccorso, servizio mortuario e guardia medica continuano.
Ore 10,20
Arrivano i primi cittadini e alcuni rappresentanti delle istituzioni, tra cui il consigliere comunale de Robertis.
Affisso all'esterno uno striscione del Conune in difesa del'ospedale.
Ore 10,30
"Sono arrabbiata. Voglio dirlo chiaramente a Michele Emiliano. Perdiamo l'ambulatorio di pediatria, rafforzato lo scorso anno e che sta crescendo: che succederà ai nostri bambini? Alle mamme? La nostra cardiologia ha il peso specifico più pesante della zona. Perché state facendo questo al nono comune di Puglia? La battaglia inizia adesso e noi non ci fermiamo! Cosa siamo per la Puglia noi? Niente!"
E' questo il messaggio che una Paola Natalicchio visibilmente coinvolta e arrabbiata manda al presidente Emiliano attraverso le telecamere di MolfettaViva.
Ore 10,38
"Chi non fa questa battaglia sbaglia. Sono a disagio a essere contro Emiliano ma devo farlo. Perché tagliano noi? Siamo piccoli? Ci hanno fatto diventare piccoli negli anni e non accettiamo altri tagli".
Paola Natalicchio è nell'androne dell'ospedale. Folta rappresentanza di cittadini tra cui una mamma che racconta quanto è importante per la sua bambina il poliambulatorio.
Iniziano a farsi vedere anche i sanitari.
Ore 10,45
Arrivato il sindaco di Corato, Mazzilli, e Guglielmo Minervini.
Si sciorinano i numeri di una riforma che penalizza la qualità e la quantità di un servizio che colpisce i più grandi centri della provincia di Bari.
"Sono criteri lontani dalle leggi e dai parametri di produttività. I criteri sono politici! Lo dico con amarezza: ci avevano rassicurato che questo territorio, grazie ai sacrifici dei professionisti, non avrebbe avuto perdite. Questo territorio è pronto a camminare verso un presidio di primo livello comprensoriale", è il commento di Guglielmo Minervini.
Ore 11,00
"E' una battaglia di popolo, le comunità sono con noi e sono offese da quanto sta accadendo".
Continua l'incontro dei sindaci Natalicchio e Mazzilli e del consigliere regionale Minervini.
Tanti i cittadini presenti il cui numero aumenta di minuto in minuto. Tra la folla anche gli assessori comunali Mongelli e Amato e il presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni.
Ore 11,10
"Stiamo lavorando perché abbiamo pazienti seri. Noi continuiamo a lavorare!", afferma una dottoressa del reparto di Cardiologia, sopraggiunta nell'androne del nosocomio. Sentita la stretta di mano con Paola Natalicchio.
Ore 11,15
Si e' appena conclusa la manifestazione di protesta.
Una mattinata densa di interventi, testimonianze anche forti, con la politica, i professionisti ospedalieri e i cittadini uniti nella difesa del nosocomio.
"Il destino dell'ospedale e' qui", ha concluso Paola Natalicchio.
Più tardi su MolfettaViva l'intervista al primo cittadino e agli altri intervenuti.