Truffe: ritorna la banda dello specchietto
L'ultimo caso segnalato ai Carabinieri avvenuto sulla strada statale 16 bis
sabato 1 ottobre 2016
Torna la banda dello specchietto (segnalati due uomini a bordo di una station wagon di colore grigio, ndr) che truffa i malcapitati di turno simulando un sinistro stradale, in realtà inesistente, al fine di estorcere del denaro.
L'allarme arriva dall'Arma dei Carabinieri che parla di un trucco molto semplice che consiste nel far credere all'automobilista, ignaro, che la sua autovettura abbia urtato il retrovisore dell'auto del truffatore.
La vittima della truffa sente un rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata provocato in realtà da una pallina, da un bastone o altro dando, appunto, l'illusione di un urto immediato.
Subito dopo entra in scena un auto che intimerà di fermarsi. Il conducente di quest'ultima, il truffatore, sosterrà di essere stato urtato allo specchietto, in realtà già rotto in precedenza, e cercherà di convincere la vittima ad un esborso di 100/200 euro senza mettere di mezzo l'assicurazione né tanto meno le forze dell'ordine, aiutato magari da un complice pronto a testimoniare la versione truffatrice.
Al fine di evitare di cadere in tali ed incresciose situazioni, la Compagnia Carabinieri di Molfetta raccomanda di prestare massima attenzione durante la guida del proprio veicolo, di compilare l'eventuale constatazione amichevole di incidente stradale, di non elargire somme di denaro e nel caso di episodi sospetti contattare immediatamente il 112.
In merito a quanto detto è giunta ai Carabinieri una segnalazione dalla strada statale 16 bis, nel tratto tra Giovinazzo e Molfetta, fortunatamente non andata in porto grazie alla fermezza del cittadino preso di mira proprio da due individui a bordo di una station wagon di colore grigio.
L'allarme arriva dall'Arma dei Carabinieri che parla di un trucco molto semplice che consiste nel far credere all'automobilista, ignaro, che la sua autovettura abbia urtato il retrovisore dell'auto del truffatore.
La vittima della truffa sente un rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata provocato in realtà da una pallina, da un bastone o altro dando, appunto, l'illusione di un urto immediato.
Subito dopo entra in scena un auto che intimerà di fermarsi. Il conducente di quest'ultima, il truffatore, sosterrà di essere stato urtato allo specchietto, in realtà già rotto in precedenza, e cercherà di convincere la vittima ad un esborso di 100/200 euro senza mettere di mezzo l'assicurazione né tanto meno le forze dell'ordine, aiutato magari da un complice pronto a testimoniare la versione truffatrice.
Al fine di evitare di cadere in tali ed incresciose situazioni, la Compagnia Carabinieri di Molfetta raccomanda di prestare massima attenzione durante la guida del proprio veicolo, di compilare l'eventuale constatazione amichevole di incidente stradale, di non elargire somme di denaro e nel caso di episodi sospetti contattare immediatamente il 112.
In merito a quanto detto è giunta ai Carabinieri una segnalazione dalla strada statale 16 bis, nel tratto tra Giovinazzo e Molfetta, fortunatamente non andata in porto grazie alla fermezza del cittadino preso di mira proprio da due individui a bordo di una station wagon di colore grigio.