Si fa pagare corsi di formazione, ma il centro è chiuso. In manette 61enne

La vittima, un disabile, avrebbe versato 2.800 euro all'uomo che è poi sparito: è accusato di truffa e circonvenzione di incapace

giovedì 30 maggio 2024 15.44
A cura di Nicola Miccione
Avrebbe chiesto soldi per un corso di formazione, in realtà mai svolto perché il centro era ormai chiuso. Un 61enne di Molfetta, E.S. le sue iniziali, avrebbe indotto un disabile a partecipare a dei corsi che aveva organizzato, ma che non sarebbero stati «mai erogati per la intervenuta cessazione della operatività del centro».

Per questi motivi, al professionista, amministratore di fatto di un centro di formazione informatica della città, la Guardia di Finanza ha notificato nei giorni scorsi un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali da parte del Tribunale di Trani. L'uomo è stato arrestato dai militari della Compagnia di Molfetta con le ipotesi di truffa e di circonvenzione di incapace: nei suoi confronti è stato disposto il sequestro preventivo della somma di 2.800 euro quale profitto del reato.

L'indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Trani, è stata «avviata dopo la denuncia di un uomo di Molfetta, non completamente autonomo nella gestione e definizione dei propri bisogni, che ha versato somme per la partecipazione a corsi per i quali era previsto il supporto di tutor». Corsi, però, in realtà «mai erogati per l'intervenuta cessazione dell'operatività del centro di formazione e della cancellazione dalla Camera di Commercio». In sostanza, il centro era ormai chiuso.

Il giovane, infatti, dopo l'iscrizione e il pagamento del corso non è riuscito non solo a frequentare le lezioni, ma neppure a contattare il responsabile del centro di formazione. L'articolata attività svolta dalle Fiamme Gialle ha permesso di acquisire numerosi indizi di reato a carico del 61enne che sul proprio profilo Facebook pubblicizzava numerosi corsi formativi per il conseguimento delle certificazioni informatiche «riconosciute - si legge - dal Ministero dell'Istruzione e del Merito».

L'uomo, «pur consapevole di agire usando una ditta individuale non più abilitata al rilascio della certificazione richiesta perché ormai cessata, avrebbe continuato ad alimentare la vittima». L'avrebbe «circuita, alimentando l'aspettativa di potere fruire della formazione per il conseguimento del titolo auspicato e riscuotendo dalla stessa anche le somme a saldo nonostante l'intervenuta cessazione della sua attività». Il 61enne, dopo le formalità, è stato rinchiuso nel carcere di Trani.

«L'operazione costituisce una ulteriore testimonianza del costante presidio di legalità esercitato dalla Guardia di Finanza - è scritto in una nota - nella prevenzione e contrasto delle varie tipologie di truffa, anche a protezione delle fasce più deboli della collettività e con riguardo alle persone che presentano delle difficoltà».