Truck Center, il Comune porterà in Cassazione la sentenza di assoluzione della Corte d'Appello
Nella tragedia persero la vita Vincenzo Altomare, Luigi Farinola, Guglielmo Mangano, Michele Tasca e Biagio Sciancalepore
venerdì 16 febbraio 2018
9.42
Il Comune di Molfetta impugnerà davanti alla Corte di Cassazione la sentenza deliberata la scorsa estate dalla Corte d'Appello di Bari che ha assolto alcuni degli imputati per la tragedia della Truck Center condannati, invece, nel processo di primo grado da parte del Tribunale di Trani.
La notizia è ufficiale da qualche minuto.
Il Comune di Molfetta è parte civile nel procedimento e ritiene di portare il provvedimento davanti alla Suprema Corte della giustizia italiana anche tenuto conto del parere del proprio legale, l'Avv. Francesco Logrieco: secondo quanto si apprende da documenti comunali, la sentenza non sarebbe congrua e coerente rispetto alle risultanze della fase istruttoria e non sarebbero convincenti nemmeno le motivazioni.
I fatti sono noti: il 3 marzo 2008 persero la vita nel vano tentativo di salvarsi reciprocamente il titolare della Truck Center, Vincenzo Altomare, gli operai Luigi Farinola, di 37 anni, Guglielmo Mangano, di 44, il giovanissimo Michele Tasca, di 19, e l'autotrasportatore Biagio Sciancalepore, di 24 anni a causa delle esalazioni di acido solfidrico contenute nella cisterna oggetto del loro lavoro quel giorno.
La notizia è ufficiale da qualche minuto.
Il Comune di Molfetta è parte civile nel procedimento e ritiene di portare il provvedimento davanti alla Suprema Corte della giustizia italiana anche tenuto conto del parere del proprio legale, l'Avv. Francesco Logrieco: secondo quanto si apprende da documenti comunali, la sentenza non sarebbe congrua e coerente rispetto alle risultanze della fase istruttoria e non sarebbero convincenti nemmeno le motivazioni.
I fatti sono noti: il 3 marzo 2008 persero la vita nel vano tentativo di salvarsi reciprocamente il titolare della Truck Center, Vincenzo Altomare, gli operai Luigi Farinola, di 37 anni, Guglielmo Mangano, di 44, il giovanissimo Michele Tasca, di 19, e l'autotrasportatore Biagio Sciancalepore, di 24 anni a causa delle esalazioni di acido solfidrico contenute nella cisterna oggetto del loro lavoro quel giorno.