Trovato cadavere in decomposizione: il corpo è di un 75enne
L'uomo, Antonio de Gennaro, era sparito dal 2016. È stato ritrovato in una cabina dismessa dell'Enel
martedì 17 ottobre 2017
19.25
Lo hanno trovato morto nei pressi del cimitero, in contrada Lago Tammone, con il corpo in avanzato stato di decomposizione e adesso saranno le analisi del medico legale a stabilire come sia deceduto un 75enne di Molfetta.
La scomparsa dell'uomo, che corrisponde al nome di Antonio de Gennaro, era stata denunciata nell'agosto dello scorso anno (i suoi ultimi movimenti bancari, invece, risalgono al mese di luglio dello stesso anno, nda). Viveva all'interno di una cabina dismessa dell'Enel che, a quanto si è appresso, era stata acquistata dall'uomo che, dopo essersi separato e allontanato dalla famiglia, viveva, dal 2005, quasi come un barbone, facendo la spola fra Molfetta e Genova.
Il corpo è stato rinvenuto durante i lavori di bonifica della cabina dismessa che era piena di rifiuti. Questa mattina, gli agenti della Polizia Locale ed il personale dell'Azienda Sanitaria Locale, anche su richiesta della famiglia del proprietario del sito, stavano ispezionando l'area proprio per procedere poi alle opere di bonifica. Quando sono arrivati i Carabinieri della locale Compagnia ed i Vigili del Fuoco l'uomo è stato trovato seminascosto tra buste di rifiuti.
Il cadavere era già in un avanzato stato di decomposizione. Secondo un primo esame esterno del cadavere non ci sarebbero segni di violenza. Il 75enne, dunque, potrebbe essere morto per cause naturali, forse in seguito ad un malore (d'altronde la cabina dell'Enel era chiusa dall'interno, ndr), anche se gli inquirenti non stanno trascurando alcuna ipotesi investigativa. Sempre dai primi rilievi effettuati sul posto, sul corpo non è stato trovato alcun segno di violenza.
La salma è stata trasportata al Dipartimento di Medicina Legale del Policlinico di Bari, dove sarà sottoposta a vari esami per chiarire la causa della morte. Le analisi dei suoi resti, però, ormai rappresentano solo una formalità.
La scomparsa dell'uomo, che corrisponde al nome di Antonio de Gennaro, era stata denunciata nell'agosto dello scorso anno (i suoi ultimi movimenti bancari, invece, risalgono al mese di luglio dello stesso anno, nda). Viveva all'interno di una cabina dismessa dell'Enel che, a quanto si è appresso, era stata acquistata dall'uomo che, dopo essersi separato e allontanato dalla famiglia, viveva, dal 2005, quasi come un barbone, facendo la spola fra Molfetta e Genova.
Il corpo è stato rinvenuto durante i lavori di bonifica della cabina dismessa che era piena di rifiuti. Questa mattina, gli agenti della Polizia Locale ed il personale dell'Azienda Sanitaria Locale, anche su richiesta della famiglia del proprietario del sito, stavano ispezionando l'area proprio per procedere poi alle opere di bonifica. Quando sono arrivati i Carabinieri della locale Compagnia ed i Vigili del Fuoco l'uomo è stato trovato seminascosto tra buste di rifiuti.
Il cadavere era già in un avanzato stato di decomposizione. Secondo un primo esame esterno del cadavere non ci sarebbero segni di violenza. Il 75enne, dunque, potrebbe essere morto per cause naturali, forse in seguito ad un malore (d'altronde la cabina dell'Enel era chiusa dall'interno, ndr), anche se gli inquirenti non stanno trascurando alcuna ipotesi investigativa. Sempre dai primi rilievi effettuati sul posto, sul corpo non è stato trovato alcun segno di violenza.
La salma è stata trasportata al Dipartimento di Medicina Legale del Policlinico di Bari, dove sarà sottoposta a vari esami per chiarire la causa della morte. Le analisi dei suoi resti, però, ormai rappresentano solo una formalità.