Trovate altre armi di De Benedictis. A Molfetta rinvenuti assegni e sterline

I poliziotti della Squadra Mobile di Bari li hanno scovati nelle prese elettriche della propria abitazione

venerdì 28 maggio 2021 18.00
Altre armi, anche da guerra, sono state trovate nella villa di Andria di Antonio Tannoia nella quale il 29 aprile, in una botola ricavata nella dependance, fu sequestrato l'arsenale da guerra riconducibile - secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce - all'ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis.

La Polizia di Stato, nel pomeriggio di ieri, ha eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, nella tenuta di campagna dell'imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia, di 55 anni, attualmente detenuto, già colpito da provvedimento cautelare lo scorso 13 maggio, unitamente ai suoi due complici Giuseppe De Benedictis, di 59 anni, all'epoca dei fatti giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bari e Antonio Serafino, di 43 anni, caporal maggiore scelto dell'Esercito Italiano, perché indagati per i reati di porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi, di armi comuni da sparo e di munizionamento per armi da guerra e per armi comuni.

La perquisizione è scattata nella giornata di ieri, presso la masseria del citato imprenditore, ubicata in agro di Andria sulla via per Corato, a seguito di ulteriori accertamenti svolti dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari, su delega della Procura salentina, finalizzati a rintracciare materiale bellico e micidiali armi, che potevano non essere state rinvenute nel corso dell'operazione dello scorso 29 aprile che aveva portato al maxi sequestro di un vero e proprio arsenale per armi da guerra comprendente più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati (tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d'assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI), armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni di vario calibro.

L'attenzione degli investigatori è stata volta alla ricerca ed all'individuazione del luogo ove erano occultate le numerose armi che, secondo quanto emerso dalla massiva e capillare attività di intercettazione posta in essere, si trovavano in un luogo segreto nella disponibilità degli indagati. Pertanto, nelle giornate del 26 e del 27 maggio, il personale della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile ha effettuato una serie di perquisizioni presso la predetta masseria e le abitazioni degli indagati.

In particolare, nella masseria di proprietà di Tannoia, all'interno della cucina, occultate in un vano segreto ricavato nella parete retrostante gli elettrodomestici ivi esistenti, protetto a sua volta da una finta parete di mattonelle scorrevoli che copriva una piccola porta in ferro serrata, venivano rinvenute e sequestrate: Tutto il materiale sequestrato si presentava in perfetto stato di conservazione. Presso l'abitazione del magistrato, inoltre, occultate all'interno di una finta presa per la corrente elettrica, sono state rinvenute e sequestrate 1.100 sterline e documenti bancari. Ulteriori accertamenti verranno quindi effettuati sulle armi appena sequestrate, anche al fine di verificare se le stesse siano state utilizzate in precedenti episodi delittuosi.
Trovate altre armi di De Benedictis. A Molfetta rinvenuti assegni e sterline
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