Il sindaco di Polignano scrive a Minervini per fare ricorso contro le trivellazioni

Intanto oggi l'argomento verrà affrontato in Consiglio comunale

giovedì 28 settembre 2017
A cura di Maria Marino
Domenico Vitto, sindaco di Polignano a Mare e neo presidente regionale dell'Anci, ha scritto a Tommaso Minervini per chiedergli di aderire all'idea di proporre ricorso contro le scelte del Ministero dell'Ambiente che si è espresso a favore delle trivellazioni in mare lungo la costa adriatica che va, appunto, da Molfetta fino a Brindisi.

Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino di Polignano a Mare attraverso le pagine de "La Gazzetta del Mezzogiorno": la missiva è stata anche inoltrata ai sindaci di Giovinazzo, Bari, Mola di Bari, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, interessati dalla vicenda.

«Il nostro vero petrolio è il mare che costituisce per tutti noi una fonte reale di ricchezza», ha spiegato Vitto che ha anche chiesto un incontro con Michele Emiliano al quale vorrebbe la partecipazione di tutti i sindaci coinvolti dalla vicenda al fine di verificare quali azioni sono possibili pur di bloccare la ricerca di idrocarburi nel nostro mare.

La data è quella del 30 ottobre: è il termine entro cui Comuni e Regione devono presentare ricorso contro il decreto ministeriale.

La ricerca di idrocarburi nelle acque antistanti la costa molfettese è all'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio comunale. Infatti, Paola Natalicchio, Gianni Porta e Antonello Zaza hanno chiesto formalmente di trattare l'argomento nella massima assise: i tre consiglieri dell'opposizione di centrosinistra hanno formalmente chiesto al sindaco Minervini e al presidente Nicola Piergiovanni di farsi promotori, «con la massima urgenza e in ogni sede istituzionale utile», con la Città Metropolitana di Bari, la Regione Puglia, i parlamentari locali e tutti gli altri sindaci «per la costituzione di un tavolo congiunto per l'individuazione di tutte le iniziative utili e necessarie a evitare il prosieguo di questa scellerata decisione del Governo».