Treno della Memoria, studenti di Molfetta in partenza verso i luoghi dello sterminio
Riflessioni ed emozione per i ragazzi delle quinte dei licei "Einstein-Da Vinci"
lunedì 6 febbraio 2023
13.43
Comincia oggi il viaggio, che è molto più di un viaggio, del "Treno della Memoria" per alcuni alunni delle quinte dei Licei 'Einstein-da Vinci', accompagnati dalla prof.ssa Elisabetta Ierimonti.
Lo hanno fortemente voluto, si sono preparati e lo stanno affrontando con grande serietà, sapendo che ne torneranno cambiati. Lo afferma chiaramente Manuel Tavella, di 5ªB: «Vorrei tornare come una persona diversa, vorrei che mi sensibilizzasse e vorrei essere in grado al mio ritorno di trasmettere agli altri quello che avrò provato in questi giorni in prima persona». «So già che sarà un'esperienza molto forte - Giorgia Caputo, 5ªC - ma sento di volerla fare con la piena consapevolezza di uscirne fortemente arricchita».
Anche Tiziana Farinola, di 5ªA, insiste sulla consapevolezza: «Voglio vivere, anche nella mia condizione di studentessa, quello che ho tanto studiato, acquisire così maggiore consapevolezza». Un elemento, quello di volerne capire di più, che sottolinea anche Gilda Minervini, 5ªC: «Mi aspetto di vivere un'esperienza commovente e significativa, che possa farmi comprendere ancora di più l'importanza del tema, già per me molto sentito».
Sono pronti a un impatto emotivo forte, Valerio Drago, 5ªA: «Spero di esserne coinvolto, ho paura di rimanere coinvolto». Infine, Leonardo Bufi, di 5ªB: «Mi aspetto che sia un viaggio grazie al quale io possa migliorare come persona, diventando più responsabile». Attraverso loro, vivremo un po' anche noi questo viaggio di nove giorni che prevede la visita di Berlino e di Cracovia, in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e ovviamente, dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Nella foto, il gruppo in procinto di affrontare il primo degli incontri preparatori che si sono svolti in questi mesi.
Lo hanno fortemente voluto, si sono preparati e lo stanno affrontando con grande serietà, sapendo che ne torneranno cambiati. Lo afferma chiaramente Manuel Tavella, di 5ªB: «Vorrei tornare come una persona diversa, vorrei che mi sensibilizzasse e vorrei essere in grado al mio ritorno di trasmettere agli altri quello che avrò provato in questi giorni in prima persona». «So già che sarà un'esperienza molto forte - Giorgia Caputo, 5ªC - ma sento di volerla fare con la piena consapevolezza di uscirne fortemente arricchita».
Anche Tiziana Farinola, di 5ªA, insiste sulla consapevolezza: «Voglio vivere, anche nella mia condizione di studentessa, quello che ho tanto studiato, acquisire così maggiore consapevolezza». Un elemento, quello di volerne capire di più, che sottolinea anche Gilda Minervini, 5ªC: «Mi aspetto di vivere un'esperienza commovente e significativa, che possa farmi comprendere ancora di più l'importanza del tema, già per me molto sentito».
Sono pronti a un impatto emotivo forte, Valerio Drago, 5ªA: «Spero di esserne coinvolto, ho paura di rimanere coinvolto». Infine, Leonardo Bufi, di 5ªB: «Mi aspetto che sia un viaggio grazie al quale io possa migliorare come persona, diventando più responsabile». Attraverso loro, vivremo un po' anche noi questo viaggio di nove giorni che prevede la visita di Berlino e di Cracovia, in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e ovviamente, dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Nella foto, il gruppo in procinto di affrontare il primo degli incontri preparatori che si sono svolti in questi mesi.