Trenitalia sopprime la tratta Molfetta-Mola di Bari. Zaza e Porta chiedono l'intervento del Sindaco
I due consiglieri: «Ennesima amara sorpresa per i pendolari»
mercoledì 12 dicembre 2018
17.18
Il 10 dicembre è entrato in vigore l'orario invernale di Trenitalia per i treni locali. I pendolari molfettesi, ma non solo, hanno avuto l'ennesima amara sorpresa proprio a qualche settimana dall'ennesimo rincaro degli abbonamenti.
Trenitalia ha pensato bene, infatti, di sopprimere la tratta Molfetta- Mola di Bari che garantiva un numero di corse adeguate per i pendolari, non solo molfettesi, e permetteva di alleviare la vergogna dei treni sovraffollati.
Con questa ulteriore scellerata scelta aziendale Trenitalia aggrava la situazione di chi ogni giorno raggiunge i posti di lavoro o le scuole e le università da tutta la città metropolitana e dalla provincia Barletta Andria Trani.
Infatti la soppressione della tratta Molfetta-Mola di Bari colpisce i pendolari molfettesi ma anche i pendolari che provengono dalla sesta provincia, che prendevano la tratta soppressa per sottrarsi al sovraffollamento e colpisce i pendolari di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese che vedono diminuiti sensibilmente i treni a loro disposizione per raggiungere Bari e per tornare a casa.
Questo è quello che succede nell'Italia delle grandi opere, in cui siamo disposti a spendere miliardi di euro per un'opera inutile e dannosa come la TAV ma non siamo in grado di garantire servizi pubblici efficienti capaci di garantire una vita dignitosa ai milioni di lavoratori e studenti che ogni giorno si spostano per lavoro o per studio.
Chiediamo al sindaco di Molfetta, una volta tanto, di non limitarsi a presenziare alle inaugurazioni dei nuovi lavori della stazione di Molfetta ma a far sentire la voce dei pendolari molfettesi presso Trenitalia e di riunire i sindaci dei paesi vicini per ripristinare la tratta Molfetta-Mola che garantiva un servizio minimo accettabile per le migliaia di pendolari.
I consiglieri Rifondazione Comunista-compagni di strada
Gianni Porta
Antonello Zaza
Trenitalia ha pensato bene, infatti, di sopprimere la tratta Molfetta- Mola di Bari che garantiva un numero di corse adeguate per i pendolari, non solo molfettesi, e permetteva di alleviare la vergogna dei treni sovraffollati.
Con questa ulteriore scellerata scelta aziendale Trenitalia aggrava la situazione di chi ogni giorno raggiunge i posti di lavoro o le scuole e le università da tutta la città metropolitana e dalla provincia Barletta Andria Trani.
Infatti la soppressione della tratta Molfetta-Mola di Bari colpisce i pendolari molfettesi ma anche i pendolari che provengono dalla sesta provincia, che prendevano la tratta soppressa per sottrarsi al sovraffollamento e colpisce i pendolari di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese che vedono diminuiti sensibilmente i treni a loro disposizione per raggiungere Bari e per tornare a casa.
Questo è quello che succede nell'Italia delle grandi opere, in cui siamo disposti a spendere miliardi di euro per un'opera inutile e dannosa come la TAV ma non siamo in grado di garantire servizi pubblici efficienti capaci di garantire una vita dignitosa ai milioni di lavoratori e studenti che ogni giorno si spostano per lavoro o per studio.
Chiediamo al sindaco di Molfetta, una volta tanto, di non limitarsi a presenziare alle inaugurazioni dei nuovi lavori della stazione di Molfetta ma a far sentire la voce dei pendolari molfettesi presso Trenitalia e di riunire i sindaci dei paesi vicini per ripristinare la tratta Molfetta-Mola che garantiva un servizio minimo accettabile per le migliaia di pendolari.
I consiglieri Rifondazione Comunista-compagni di strada
Gianni Porta
Antonello Zaza