Tre Carabinieri, tre uomini coraggiosi: encomio per Aiello, Nardiello e Borreca
Cerimonia ad Andria, a Palazzo di Città. Sventarono un tentato suicidio nel giugno dello scorso anno
venerdì 24 novembre 2017
11.42
La Città di Andria ha voluto ringraziare tre Carabinieri per essersi distinti mentre adempivano al loro dovere.
Ieri sera, durante una cerimonia a Palazzo di Città, il sindaco Nicola Giorgino, ha consegnato, presente il capitano Marcello Savastano, comandante della Compagnia Carabinieri di Andria, a tre militari in servizio, un encomio solenne per aver sventato un tentativo di suicidio da parte di un uomo. Il sindaco Giorgino ha tenuto ad elogiare «la sagacia e l'abnegazione dimostrata» dai tre militari della Benemerita.
La coraggiosa e risolutiva azione ha visto protagonisti il luogotenente Andrea Aiello, il vice brigadiere Donato Nardiello, adesso in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Molfetta, e l'appuntato scelto Mario Borreca, distintisi nel corso di un'intervento effettuato durante una notte dei primi di giugno dello scorso anno.
Non solo riuscirono, dopo una laboriosa trattativa a bloccare un uomo dal quarto piano di una abitazione mentre stava per gettarsi giù, ma misero a repentaglio la propria vita. L'uomo, infatti, si trovava in stato di agitazione e di alterazione psicologica ed avrebbe potuto trascinare uno dei militari giù da 12 metri di altezza.
I militari, dopo aver bloccato l'uomo, si accertarono non solo delle condizioni dello stesso, trasferito all'ospedale Bonomo da una ambulanza del 118 nel frattempo accorsa, ma si adoperarono fattivamente per i successivi interventi ad opera dei Vigili del Fuoco, giunti da Barletta.
Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, su proposta del sindaco Nicola Giorgino ha pertanto valutato questo intervento meritevole di un encomio solenne per la celerità e concentrazione dimostrata, nonché per la brillante competenza dimostrata dal sottufficiale di coordinamento delle operazioni, in tempi ristretti, e di negoziazione in uno scenario già in sé particolarmente snervante ed imprevedibile, nella non comune capacità di guadagnarsi l'attenzione dell'uomo, vincendo le ulteriori diversificate distrazioni che avrebbero potuto polverizzarla, vanificando quindi l'intervento degli altri due militari.
Una storia forse come tante altre, ma con un risvolto di umanità e di abnegazione speciale.
Lo stesso Giorgino ha speso parole di elogio per i tre coraggiosi carabinieri: «La comunità sente il dovere di esprimere profonda gratitudine e riconoscimento ai servitori dello Stato che, con grande professionalità, sono intervenuti il giorno 4 giugno 2016 non solo per salvare una vita umana, ma per dare un esempio di abnegazione e grande senso di equilibrio nell'espletamento della propria attività».
«Inoltre - ha proseguito - è stato anche un esempio di solidarietà a tutta la comunità rispetto ad un individuo in un particolare stato emotivo e disposto a compiere un gesto estremo. Molto spesso viviamo in un mondo di esasperazione individuale: bisogna avere uno sguardo più attento a quelle situazioni di solitudine, sofferenza e angoscia. Una comunità cresce sulla base di questi esempi e sulla condivisione collettiva».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il capitano Marcello Savastano, comandante della Compagnia Carabinieri di Andria: «Un riconoscimento che non è mai scontato, il nostro lavoro è fatto di un eroismo silenzioso e quotidiano che in questo caso è stato utile per salvare una vita umana. Questo riconoscimento ci fa comprendere il senso di apprezzamento della comunità e di questo ne siamo grati».
«Il lavoro è stato portato a compimento dalla perfetta sinergia tra il comandante della Stazione e un equipaggio dell'Aliquota Radiomobile, - ha concluso Savastano - a dimostrazione della stessa direzione intrapresa nel senso di solidarietà civile e umana nei confronti di un soggetto in uno stato emotivo delicato».
A loro va il nostro grazie, per quanto compiono quotidianamente per mantenere sicura la nostra comunità!
Ieri sera, durante una cerimonia a Palazzo di Città, il sindaco Nicola Giorgino, ha consegnato, presente il capitano Marcello Savastano, comandante della Compagnia Carabinieri di Andria, a tre militari in servizio, un encomio solenne per aver sventato un tentativo di suicidio da parte di un uomo. Il sindaco Giorgino ha tenuto ad elogiare «la sagacia e l'abnegazione dimostrata» dai tre militari della Benemerita.
La coraggiosa e risolutiva azione ha visto protagonisti il luogotenente Andrea Aiello, il vice brigadiere Donato Nardiello, adesso in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Molfetta, e l'appuntato scelto Mario Borreca, distintisi nel corso di un'intervento effettuato durante una notte dei primi di giugno dello scorso anno.
Non solo riuscirono, dopo una laboriosa trattativa a bloccare un uomo dal quarto piano di una abitazione mentre stava per gettarsi giù, ma misero a repentaglio la propria vita. L'uomo, infatti, si trovava in stato di agitazione e di alterazione psicologica ed avrebbe potuto trascinare uno dei militari giù da 12 metri di altezza.
I militari, dopo aver bloccato l'uomo, si accertarono non solo delle condizioni dello stesso, trasferito all'ospedale Bonomo da una ambulanza del 118 nel frattempo accorsa, ma si adoperarono fattivamente per i successivi interventi ad opera dei Vigili del Fuoco, giunti da Barletta.
Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, su proposta del sindaco Nicola Giorgino ha pertanto valutato questo intervento meritevole di un encomio solenne per la celerità e concentrazione dimostrata, nonché per la brillante competenza dimostrata dal sottufficiale di coordinamento delle operazioni, in tempi ristretti, e di negoziazione in uno scenario già in sé particolarmente snervante ed imprevedibile, nella non comune capacità di guadagnarsi l'attenzione dell'uomo, vincendo le ulteriori diversificate distrazioni che avrebbero potuto polverizzarla, vanificando quindi l'intervento degli altri due militari.
Una storia forse come tante altre, ma con un risvolto di umanità e di abnegazione speciale.
Lo stesso Giorgino ha speso parole di elogio per i tre coraggiosi carabinieri: «La comunità sente il dovere di esprimere profonda gratitudine e riconoscimento ai servitori dello Stato che, con grande professionalità, sono intervenuti il giorno 4 giugno 2016 non solo per salvare una vita umana, ma per dare un esempio di abnegazione e grande senso di equilibrio nell'espletamento della propria attività».
«Inoltre - ha proseguito - è stato anche un esempio di solidarietà a tutta la comunità rispetto ad un individuo in un particolare stato emotivo e disposto a compiere un gesto estremo. Molto spesso viviamo in un mondo di esasperazione individuale: bisogna avere uno sguardo più attento a quelle situazioni di solitudine, sofferenza e angoscia. Una comunità cresce sulla base di questi esempi e sulla condivisione collettiva».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il capitano Marcello Savastano, comandante della Compagnia Carabinieri di Andria: «Un riconoscimento che non è mai scontato, il nostro lavoro è fatto di un eroismo silenzioso e quotidiano che in questo caso è stato utile per salvare una vita umana. Questo riconoscimento ci fa comprendere il senso di apprezzamento della comunità e di questo ne siamo grati».
«Il lavoro è stato portato a compimento dalla perfetta sinergia tra il comandante della Stazione e un equipaggio dell'Aliquota Radiomobile, - ha concluso Savastano - a dimostrazione della stessa direzione intrapresa nel senso di solidarietà civile e umana nei confronti di un soggetto in uno stato emotivo delicato».
A loro va il nostro grazie, per quanto compiono quotidianamente per mantenere sicura la nostra comunità!