Trasporti, per Mariano Caputo solo debiti e inefficienze

«Sprechi di denaro pubblico e ritardi delle linee urbane»

mercoledì 14 gennaio 2015 7.12
«A Molfetta l'unica cosa che si muove veloce e in perfetto orario sono i debiti.» Il consigliere comunale Mariano Caputo torna a farsi sentire e questa volta punta il dito sui «soldi pubblici alla MTM Trasporti di Molfetta divorati da una cattiva gestione, dalla mancanza di razionalizzazione nella spesa, dalle spese inutili ed onerose che di fatto hanno comportato, in questi due anni di amministrazione Natalicchio, a un buco indescrivibile.»

«L'attuale Presidente - accusa Caputo - appare completamente inadeguato all'incarico ricevuto e cosa ancora più grave ha determinato l'aumento esponenziale di costi che nel tempo erano stati controllati ed evitati. Mi riferisco al servizio di manutenzione delle parti meccaniche dei mezzi che, al fine di ridurne i costi, erano stati affidati a un meccanico dipendente della stessa MTM. Oggi l'attuale Presidente, non utilizzando il personale interno, preferisce spedire i motori degli automezzi a meccanici scelti, senza alcuna gara ad evidenza pubblica, nei vari Comuni della vecchia Provincia. Il tutto con consumi che si aggirano intorno ai 70.000 euro.»

Capito critica anche la scelta della MTM di abbandonare le aree di proprietà pubblica per il deposito dei mezzi (prima senza alcun costo per i cittadini) per preferire un deposito a pagamento che a suo dire costerebbe ai cittadini ben 50.000 euro all'anno. «La nostra MTM Trasporti nonostante il buco economico determinato, si prepara a una serie di debiti che non hanno pari nella storia molfettese. Il 2013 l'amministrazione Natalicchio chiude il bilancio della società di trasporto pubblico con una voragine. E nonostante lo sperpero di denaro pubblico, oggi Molfetta subisce una serie di disservizi che hanno determinato la sospensione di alcune linee nella nostra città, con tanti disagi per i nostri cittadini. Da tempo stiamo invitando l'amministrazione Natalicchio ad intervenire sui mezzi per ripristinare le pedane di accesso per i disabili che hanno difficoltà ad usufruire i mezzi, ma nulla è stato fatto.»