Trambusto nella Sala degli Specchi

Irrompono, in gruppo, gli indigenti seguiti dai servizi: «Vogliamo più soldi»

venerdì 13 giugno 2014 8.07
A cura di Paola Copertino
Momenti di tensione durante la presentazione di un anno di attività del sindaco Natalicchio che aveva convocato presso la sala degli Specchi del Comune i giornalisti per una conferenza stampa. Durante l'elencazione dei provvedimenti adottati e delle opere svolte, hanno fatto irruzione, in maniera rumorosa, molti di coloro i quali vengono assistiti dai servizi sociali e si trovano in condizioni di indigenza.

Già nella mattinata avevano incontrato il sindaco presso la sede di via Carnicella. Prima di salire avevano apposto sul palazzo comunale striscioni con la scritta "Siamo cittadini liberi di Manifestare", "Vogliamo recuperare i 14 mesi di contributi arretrati!! Vergogna, Dimettetevi" e "La socialità è un diritto… da indagare Non calpestate la nostra dignità".
Qualcuno di loro che si è reso portavoce per il gruppo ha lamentato i considerevoli tagli effettuati alle cifre erogate per l'assistenza, ammontanti al 20% dell'importo, cosa che penalizza non poco chi vive in condizioni disagiate con più figli a carico o anziani e malati. Gli assistiti si sono lamentati che la nuova ridotta cifra non riuscivano a far fronte alle spese, che si sentivano uomini finiti e privati della dignità, non riuscendo a garantire alle famiglie i beni di prima necessità.

Alla protesta, come dicevamo piuttosto numerosa ed agitata che ha obbligato tutti a interrompere i lavori in corso, hanno partecipato mamme e bambini piccoli, oltre ad uomini di una certa età che difficilmente riescono a trovare una nuova collocazione lavorativa. Viste le urla, i toni non proprio calmi da parte di alcuni di loro, sono intervenuti gli agenti di polizia municipale per sovraintendere che non si degenerasse. Il sindaco Natalicchio ha preso la parola invitando alla calma e dicendo che un milione e duecento mila euro sono stati destinati per le famiglie disagiate e per le fasce meno abbienti, implementando anche il capitolato destinato allo scopo.

Il problema, ha continuato il primo cittadino, è che le domande per accedere ed usufruire di questi fondi sono esattamente raddoppiate passando da quattrocento ad ottocento. Il sindaco ha affermato che, nell'ottica di voler accontentare tutti, senza penalizzare nessuno si è vista costretta a fare questa scelta impopolare e difficile, decurtando il budget erogato agli assistiti. Alcuni di loro saranno inseriti in lavori socialmente utili, altri beneficeranno dei contributi del servizio civico. In aula la tensione cresceva, volava intanto anche qualche parola poco carina, vista la foga della protesta.

Ha poi ribadito che la protesta era anche il frutto di una politica clientelare nel settore della socialità, messo in atto dalla precedente amministrazione. A un ulteriore invito al dialogo tutto il gruppo ha lasciato l'aula con la promessa di un incontro con il sindaco a fine conferenza. Al di là di tutto però l'episodio mette in luce una drammatica situazione: la mancanza di lavoro e la conseguente crisi in cui vivono tante famiglie molfettesi.