Traffico di droga dalla Spagna. Un carico arrivò anche a Molfetta
Il sequestro risale all'8 aprile 2022: in un centro logistico furono sequestrati 25,52 chili di marijuana e 29,64 di hashish
mercoledì 28 giugno 2023
0.58
Avrebbero importato grossi quantitativi di droga dalla Spagna che arrivavano in aereo, attraverso corrieri ordinari, ad alcuni indirizzi di comodo di Molfetta e San Donato Milanese, per poi essere smistati. A gestire il gruppo criminale smantellata questa mattina c'era il boss Giuseppe Annoscia, affiliato al clan Parisi di Bari.
27 le persone arrestate dai Carabinieri accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, estorsione aggravata e tentato omicidio. Durante le indagini dei militari sono stati sequestrati, a Molfetta, 60 chili di droga. Fra gli indagati c'è anche Alceste Cavallari, che si sarebbe occupato dell'approvvigionamento della droga nella provincia di Siviglia, delle operazioni di carico, di scarico e di trasporto e dell'inserimento nei pacchi dei dispositivi Gps.
E proprio ascoltando una conversazione fra Giuseppe Calia e Cavallari («Ehi, ma per caso hai visto dove sta l'amico? Ieri sarà arrivato a Milano... e penso che si è spostato... o no?») gli uomini del Nucleo Investigativo di Bari, l'8 aprile 2022, dopo aver avuto contezza del luogo dove sarebbe arrivata la cassa, si sono recati in un centro logistico alla zona industriale di Molfetta, scovando, celati in una cassa, 26 confezioni di marijuana e 7 di hashish. Totale: 55,16 chilogrammi di droga.
E proprio sul sequestro di Molfetta, i militari hanno ascoltato un'altra conversazione, captata in auto, in cui Calia e Cavallari, ipotizzando una fuga di notizie, hanno così commentato: «Qualcuno sapeva... allora chi lo sapeva: tu, io, Fru... Frutta e il Toros... e che cazzo uno di noi è». Non sapevano, invece, di essere intercettati.
27 le persone arrestate dai Carabinieri accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, estorsione aggravata e tentato omicidio. Durante le indagini dei militari sono stati sequestrati, a Molfetta, 60 chili di droga. Fra gli indagati c'è anche Alceste Cavallari, che si sarebbe occupato dell'approvvigionamento della droga nella provincia di Siviglia, delle operazioni di carico, di scarico e di trasporto e dell'inserimento nei pacchi dei dispositivi Gps.
E proprio ascoltando una conversazione fra Giuseppe Calia e Cavallari («Ehi, ma per caso hai visto dove sta l'amico? Ieri sarà arrivato a Milano... e penso che si è spostato... o no?») gli uomini del Nucleo Investigativo di Bari, l'8 aprile 2022, dopo aver avuto contezza del luogo dove sarebbe arrivata la cassa, si sono recati in un centro logistico alla zona industriale di Molfetta, scovando, celati in una cassa, 26 confezioni di marijuana e 7 di hashish. Totale: 55,16 chilogrammi di droga.
E proprio sul sequestro di Molfetta, i militari hanno ascoltato un'altra conversazione, captata in auto, in cui Calia e Cavallari, ipotizzando una fuga di notizie, hanno così commentato: «Qualcuno sapeva... allora chi lo sapeva: tu, io, Fru... Frutta e il Toros... e che cazzo uno di noi è». Non sapevano, invece, di essere intercettati.