Traffico di droga, blitz dei carabinieri contro i Dello Russo: sette arresti

Le principali piazze di spaccio erano localizzate tra Terlizzi, Molfetta e Ruvo di Puglia

martedì 2 maggio 2017 16.32
Blitz dei Carabinieri nella notte. E' stato smantellato alle prime luci dell'alba dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta un florido traffico di droga. A capo dell'organizzazione, alcuni pregiudicati del posto. Le principali piazze di spaccio erano localizzate tra Terlizzi, Molfetta e Ruvo di Puglia.

Sette le ordinanze di custodia cautelare eseguite più un obbligo di presentazione ai Carabinieri. I provvedimenti sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Trani (BT), D.ssa Maria Grazia Caserta su richiesta del P.M. Mirella Conticelli della locale Procura della Repubblica, a seguito di una complessa e tempestiva indagine portata a termine dai Carabinieri tra l'aprile e il giugno del 2016 con numerosi pedinamenti ed intercettazioni. L'operazione ha tratto spunto da un incremento di arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e in materia di armi e munizioni che si erano registrati negli ultimi anni a Terlizzi.

In particolare, nell'aprile del 2016 i militari, in prossimità di un fabbricato rurale, adiacente ad una strada vicinale che costeggia la linea ferroviaria, all'interno di un muretto a secco, avevano notato un giovane depositare un involucro contenente eroina. L'episodio, considerato il tipo di droga e la scaltrezza con la quale la stessa era stata occultata, aveva destato forte preoccupazione tra i Carabinieri. Questo dato, unitamente alla presenza in quel centro, di pregiudicati di considerevole spessore criminale, era stato pertanto ritenuto degno di particolare interesse investigativo.

L'acuta intuizione dei militari e la felice scelta relativa al luogo ove captare i dialoghi di alcuni soggetti hanno portato in evidenza una serie di circostanze – apprese per bocca degli stessi indagati – che hanno svelato l'esistenza di precisi e stabili rapporti fra soggetti indagati, tesi allo spaccio di droga di vario genere, chiara prova di un controllo del mercato degli stupefacenti, svelandone i tratti tipici.

Sono da subito risultati chiari i strettissimi i rapporti ed i vincoli, anche familiari, fra gli appartenenti al gruppo, che si erano suddivisi la piazza dello spaccio della cocaina e dell'hashish. In particolare, i Carabinieri hanno accertato l'operatività di due gruppi, ben organizzati, dediti rispettivamente, uno allo spaccio di cocaina ed eroina, mentre l'altro allo vendita di hashish. Entrambi i filoni avevano come denominatore comune l'approvvigionatore, un pregiudicato di rilievo residente nel Comune di Terlizzi.

Il quadro investigativo si è poi arricchito con i positivi riscontri ottenuti mediante controlli e perquisizioni, che hanno portato al sequestro di un rilevante quantitativo di sostanza stupefacente e di svariate somme di denaro. L'organizzazione criminale utilizzava terminologie criptate per indicare le varie dosi di sostanze da cedere o le utenze telefoniche fossero intestate ad ignari individui. La droga infatti veniva chiamata "birra".

Rivestono altresì di indubbio spessore indiziario i commenti registrati dagli indagati contestualmente alle operazioni di controllo, perquisizione e sequestro. Infatti, ciò ha delineato la riferibilità al gruppo criminale delle attività illecite svolte.

Nel corso dell'inchiesta è stato arrestato, nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi, uno degli spacciatori dedito allo smercio della cocaina, trovato in possesso anche di migliaia di euro quale provento dell'illecita attività. La banda, per le evidenze raccolte e per le frequentazioni passate ed attuali, si ritiene sia legato al gruppo dei Dello Russo, egemone sul territorio terlizzese.