Tra terra e mare: le opere di Raffaele Cappelluti in mostra al Torrione Passari
Si tratta di nature morte realizzate su piccoli supporti raccolti dagli scogli
domenica 6 marzo 2022
11.06
Nei suggestivi ambienti del Torrione Passari, tra favola, magia e trepidazione, sono stati collocati tre piccole nature morte di Raffaele Cappelluti realizzate su supporti raccolti dagli scogli dove il mare lascia e abbandona messaggi di ogni genere.
Dal 1° marzo queste opere nel piano superiore del Torrione Passari guardano verso una finestra dalle imposte smaltate di bianco ormai ingiallito dal tempo, appese su un muro affinché una rosa sul punto di sfiorire lasci anch'essa nel vento e nelle tempeste una promessa di poesia.
Come affermato dal professor Gaetano Mongelli in sede di presentazione della mostra, Raffaele Cappelluti è portavoce di una figurazione «di vecchio stampo», in grado però di solidificare l'«essenza della visione», facendo leva sulla durata delle cose e del ripercuotersi di questa durata nella coscienza. La figurazione di chi indaga le «buone cose» di uso quotidiano e i tanti «feticci» capaci di dare un senso alle sue nature morte: icone di una memoria insopprimibile, velate da una malinconia «senza tristezza».
Raffaele Cappelluti è nato a Molfetta. Negli anni '70 ha frequentato lo Studio del pittore Gaetano Grillo. In tanti decenni di carriera vanta esposizioni in giro per l'Italia ma anche all'estero, ad esempio in Inghilterra, in Francia, Spagna e Austria. Dunque non può che essere un piacere, per la sua Molfetta, tornare ad ospitarlo.
La mostra è visitabile in Via Sant'Orsola 13, dal martedì al venerdì dalle 17:30 alle 20:30. Il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 20:30.
Dal 1° marzo queste opere nel piano superiore del Torrione Passari guardano verso una finestra dalle imposte smaltate di bianco ormai ingiallito dal tempo, appese su un muro affinché una rosa sul punto di sfiorire lasci anch'essa nel vento e nelle tempeste una promessa di poesia.
Come affermato dal professor Gaetano Mongelli in sede di presentazione della mostra, Raffaele Cappelluti è portavoce di una figurazione «di vecchio stampo», in grado però di solidificare l'«essenza della visione», facendo leva sulla durata delle cose e del ripercuotersi di questa durata nella coscienza. La figurazione di chi indaga le «buone cose» di uso quotidiano e i tanti «feticci» capaci di dare un senso alle sue nature morte: icone di una memoria insopprimibile, velate da una malinconia «senza tristezza».
Raffaele Cappelluti è nato a Molfetta. Negli anni '70 ha frequentato lo Studio del pittore Gaetano Grillo. In tanti decenni di carriera vanta esposizioni in giro per l'Italia ma anche all'estero, ad esempio in Inghilterra, in Francia, Spagna e Austria. Dunque non può che essere un piacere, per la sua Molfetta, tornare ad ospitarlo.
La mostra è visitabile in Via Sant'Orsola 13, dal martedì al venerdì dalle 17:30 alle 20:30. Il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 20:30.