Tra i vandali dei rifiuti e gli incendi delle auto, il centro di Molfetta dimenticato?
In sette giorni almeno due casi di cronaca nella zona
venerdì 28 agosto 2020
Al centro sì ma dimenticati?
E' il dubbio lanciato dai residenti della zone nel cuore di Molfetta: da Corso Umberto fino a Via Baccarini, quello che nell'immaginario collettivo è "il salotto buono" della città.
Nel giro di una settimana, infatti, diversi gli episodi di cronaca che hanno portato a parlare dell'area di certo non per ragioni legate al commercio, di cui la zona dovrebbe essere culla.
Dapprima un raid vandalico a distruggere mastelli, bidoni e buste della spazzatura gettata a sfregio su tutto Corso Umberto poi un'auto incendiata su Via Giacomo Salepico.
Ma non sarebbe finita nemmeno qui: diversi, ad esempio, i casi di androni di palazzi antichi scambiati per wc pubblici. Oppure i casi di ragazzini e bambini pronti a spezzare rami e foglie delle piantine sistemate nelle sedute sul Corso.
Cresce, insomma, una certa insoddisfazione e un certo sentimento di insofferenza verso comportamenti da debellare, con controlli certo ma anche con una maggiore educazione e un maggiore senso civico. Perchè l'immagine (come quelle dei video girati dopo il raid vandalico sui rifiuti) è di quelle che lasciano perplessi, fanno il giro del paese e non rendono merito all'impegno di quanti stanno cercando in tutti i modi di risollevare la zona, oggetto tra l'altro di un imponente progetto pubblico di riqualificazione urbana che potrebbe così risultare infruttifero.
E' il dubbio lanciato dai residenti della zone nel cuore di Molfetta: da Corso Umberto fino a Via Baccarini, quello che nell'immaginario collettivo è "il salotto buono" della città.
Nel giro di una settimana, infatti, diversi gli episodi di cronaca che hanno portato a parlare dell'area di certo non per ragioni legate al commercio, di cui la zona dovrebbe essere culla.
Dapprima un raid vandalico a distruggere mastelli, bidoni e buste della spazzatura gettata a sfregio su tutto Corso Umberto poi un'auto incendiata su Via Giacomo Salepico.
Ma non sarebbe finita nemmeno qui: diversi, ad esempio, i casi di androni di palazzi antichi scambiati per wc pubblici. Oppure i casi di ragazzini e bambini pronti a spezzare rami e foglie delle piantine sistemate nelle sedute sul Corso.
Cresce, insomma, una certa insoddisfazione e un certo sentimento di insofferenza verso comportamenti da debellare, con controlli certo ma anche con una maggiore educazione e un maggiore senso civico. Perchè l'immagine (come quelle dei video girati dopo il raid vandalico sui rifiuti) è di quelle che lasciano perplessi, fanno il giro del paese e non rendono merito all'impegno di quanti stanno cercando in tutti i modi di risollevare la zona, oggetto tra l'altro di un imponente progetto pubblico di riqualificazione urbana che potrebbe così risultare infruttifero.