Tra destra e sinistra sbuca la "Linea Diritta"
Maralfa contro Emiliano e i suoi seguaci
mercoledì 29 aprile 2015
7.21
La sua linea di pensiero è diritta, proprio come il suo Movimento. L'attacco in stile forte apache è verso Michele Emiliano, che con o senza Renzi alla guida di tutto a Roma, sarà con ogni probabilità lo zar del Pd in Puglia. Troppo di destra per la sinistra, troppo di sinistra per la destra. Corre per diventare presidente della Regione, quasi un'anomalia dicono, ma lui, nonostante i capelli bianchi, sembra sempre quel crack indecifrabile.
In una campagna elettorale facebookiana, Bepi Maralfa, vice sindaco ha postato: «Sarà un messaggio che farà discutere questo, ma io lo devo dire. Più passano i giorni e più si assiste alla contaminazione politica. Tutti ad accarezzare Michele Emiliano, tutti a posare per Michele Emiliano, tutti a millantare credito, Emiliano di qua Emiliano di la; sembrano tutti amici di letto e di mensa di Michele. Chi è attento, - continua Maralfa - però, sa che su quel barcone sono in molti quelli pronti a sferrargli l'attacco al momento giusto e molti che hanno già firmato il patto col diavolo per mandare a casa noi amministratori locali, nel cuore del nostro percorso. E poiché Molfetta è saggia e attenta, ora, come nel giugno 2013, i cittadini non consentiranno che la contaminazione politica si ritorca in danno della nostra Comunità. Io sto con Guglielmo Minervini. A Michele Emiliano dico scegli i partners, anche quelli di un solo attimo».
Insomma il Pd oggi è indecifrabile come Emiliano. Eppure non bisogna dimenticare che Guglielmo Minervini ha partecipato alle primarie con Emiliano e Stefàno e che oggi è anche candidato a sostegno di Michele Emiliano. Inoltre Minervini, è stato primo firmatario della mozione Renzi, e di conseguenza membro del direttivo nazionale del PD, alle primarie del PD, ed era ben chiaro fin da allora la piattaforma comunicativa di Renzi, la stessa di Emiliano, nella quale invece, oggi, pur a sostegno si pone parte critica. Insomma tutti, o quasi, contro Michele, il "boss" in aspettativa del Pd in Puglia.
In una campagna elettorale facebookiana, Bepi Maralfa, vice sindaco ha postato: «Sarà un messaggio che farà discutere questo, ma io lo devo dire. Più passano i giorni e più si assiste alla contaminazione politica. Tutti ad accarezzare Michele Emiliano, tutti a posare per Michele Emiliano, tutti a millantare credito, Emiliano di qua Emiliano di la; sembrano tutti amici di letto e di mensa di Michele. Chi è attento, - continua Maralfa - però, sa che su quel barcone sono in molti quelli pronti a sferrargli l'attacco al momento giusto e molti che hanno già firmato il patto col diavolo per mandare a casa noi amministratori locali, nel cuore del nostro percorso. E poiché Molfetta è saggia e attenta, ora, come nel giugno 2013, i cittadini non consentiranno che la contaminazione politica si ritorca in danno della nostra Comunità. Io sto con Guglielmo Minervini. A Michele Emiliano dico scegli i partners, anche quelli di un solo attimo».
Insomma il Pd oggi è indecifrabile come Emiliano. Eppure non bisogna dimenticare che Guglielmo Minervini ha partecipato alle primarie con Emiliano e Stefàno e che oggi è anche candidato a sostegno di Michele Emiliano. Inoltre Minervini, è stato primo firmatario della mozione Renzi, e di conseguenza membro del direttivo nazionale del PD, alle primarie del PD, ed era ben chiaro fin da allora la piattaforma comunicativa di Renzi, la stessa di Emiliano, nella quale invece, oggi, pur a sostegno si pone parte critica. Insomma tutti, o quasi, contro Michele, il "boss" in aspettativa del Pd in Puglia.