Toto giunta: i nomi attorno a cui sta ragionando Tommaso Minervini

Al Pd il ruolo da leone. Poi spazio ai rappresentati della lista voluta da Saverio Tammacco

martedì 27 giugno 2017
Dopo la vittoria decretata dai risultati delle urne, Tommaso Minervini è al lavoro per la scelta degli uomini e delle donne che formeranno la sua Giunta oltre a individuare colui il quale sarà il suo vicesindaco.

Per il nuovo primo cittadino le scelte sarebbero fatte, secondo alcune indiscrezioni, e rispecchierebbero completamente le forze della sua coalizione.

Ruolo da leone per il Partito democratico, prima forza della vasta coalizione che ha sostenuto Minervini.
Tutto ruota attorno a Nicola Piergiovanni, terzo candidato più suffragato dai molfettesi tra gli oltre 400 presentatisi per il Consiglio Comunale e, soprattutto, il più votato tra quelli presentati dal Pd.
Sarà quasi sicuramente lui il presidente del Consiglio comunale, ruolo che ricoprirebbe per la seconda volta consecutiva.
Al partito di Corso Margherita di Savoia anche due assessorati sui cui nomi vige ancora il mistero oppure un assessorato e anche il vicesindaco.

Per la scelta del proprio vice, Tommaso Minervini sfoglia il mazzo nel quale comparirebbero i nomi dell'avvocato Mariano Caputo (al quale, altrimenti, andrà sicuramente un ruolo in Giunta) o, come detto prima, un altro nome del Pd oppure uno scelto da "Insieme per la città", lista civica voluta da Saverio Tammacco alla quale spetterebbero altri due assessorati in virtù dell'ottimo risultato elettorale che l'ha stimata seconda forza della coalizione, dietro appunto al Piddì.
La scelta sarebbe altresì un attestato di riconoscenza di Minervini per Tammacco, il primo a volerlo candidato e tra i più attivi nel corso della campagna elettorale.

Per gli altri assessorati i giochi sarebbero fatti con Pasquale Mancini ed Enzo Spadavecchia. Non è da escludere anche l'ingresso in squadra di Ninnì Camporeale.

Infine, potrebbe essere riservato un ruolo anche a Bepi Maralfa che, da esterno, metterebbe a disposizione l'esperienza amministrativa maturata tra il 2013 e il 2016 oltre al proprio bagaglio professionale.

Ma nella Giunta potrebbero esserci dei nomi pescati anche dall'esterno: sicuramente uomini o donne di comprovate attitudini e preparazione, non nuovi a ricoprire incarichi pubblici.