Torna a casa una bambina di 4 anni sottratta alla mamma dal padre
Il Tribunale ha sospeso la genitorialità all'uomo: la madre ha così riabbracciato la figlia dopo due mesi
sabato 1 agosto 2020
11.21
È tornata finalmente a casa Marina (nome di fantasia, ndr), una bambina di 4 anni sottratta dal padre, un 42enne di Giovinazzo, a maggio scorso. Dopo due mesi, la piccola ha riabbracciato la sua mamma, una 33enne di Molfetta, assistita dal legale Roberto la Grasta.
Si è conclusa così a lieto fine una storia che in questi mesi ha alternato paure e speranze. La sottrazione della bambina, di 4 anni, risale a maggio scorso, quando l'uomo, di 42 anni, l'ha portata via. La donna, di 33 anni, ha chiesto supporto all'avvocato civilista molfettese e nella giornata di giovedì, il Tribunale dei Minorenni di Bari, attraverso un provvedimento esecutivo, ha sospeso la responsabilità genitoriale del padre.
Vicenda tormentata, quella della piccola Marina, che ha avuto il suo epilogo ieri mattina, quando gli agenti della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato della Questura di Bari, con il supporto di personale femminile della Polizia Locale, inviati sul posto dal Tribunale dei Minorenni di Bari, sono entrati nell'abitazione del padre (un alloggio popolare nella periferia di Giovinazzo, ndr), e hanno prelevato la piccola per portarla dalla madre.
«È il fallimento - afferma la Grasta - di un sistema che dovrebbe creare forme d'ausilio legali a chi non è capace di valutare quanto possa accadere sotto gli occhi di una bambina. Le soluzioni esistono se qualcuno le propone e le impone; se qualcuno ne spiegasse i rischi a chi non vuole o non può chiedere assistenza».
Si è conclusa così a lieto fine una storia che in questi mesi ha alternato paure e speranze. La sottrazione della bambina, di 4 anni, risale a maggio scorso, quando l'uomo, di 42 anni, l'ha portata via. La donna, di 33 anni, ha chiesto supporto all'avvocato civilista molfettese e nella giornata di giovedì, il Tribunale dei Minorenni di Bari, attraverso un provvedimento esecutivo, ha sospeso la responsabilità genitoriale del padre.
Vicenda tormentata, quella della piccola Marina, che ha avuto il suo epilogo ieri mattina, quando gli agenti della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato della Questura di Bari, con il supporto di personale femminile della Polizia Locale, inviati sul posto dal Tribunale dei Minorenni di Bari, sono entrati nell'abitazione del padre (un alloggio popolare nella periferia di Giovinazzo, ndr), e hanno prelevato la piccola per portarla dalla madre.
«È il fallimento - afferma la Grasta - di un sistema che dovrebbe creare forme d'ausilio legali a chi non è capace di valutare quanto possa accadere sotto gli occhi di una bambina. Le soluzioni esistono se qualcuno le propone e le impone; se qualcuno ne spiegasse i rischi a chi non vuole o non può chiedere assistenza».