Terremoto nel centro Italia, scossa avvertita anche a Molfetta
Croce Rossa allertata. I commenti dei molfettesi residenti nelle zone colpite
mercoledì 24 agosto 2016
10.12
Diversi i molfettesi che hanno avvertito nitidamente il letto muoversi nella notte quando attorno alle 3.40 la terra ha tremato nel centro Italia dove adesso si contano morti, feriti e distruzione con cifre e numeri che salgano tristemente di ora in ora. La scossa è stata avvertita su tutto il litorale barese dove, tuttavia, non si registrano danni a cose o persone.
Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Molfetta è stata già allertata nelle prime ore del giorno e i volontari sarebbero pronti alla partenza in attesa di avere l'ok definitivo.
«Attualmente il Centro Operativo della Regione Puglia e la Sala Operativa Nazionale Anpas non hanno richiesto il nostro intervento. Abbiamo comunque messo a disposizione da questa notte un'ambulanza e quattro volontari pronti a partire», scrive il SerMolfetta sulla propria pagina Facebook.
Intanto tantissimi sono i molfettesi che si trovano nelle zone adesso al centro delle cronache.
«Una notte infinita, qualcosa che non si può raccontare. Colti in pieno sonno, in maniera vigliacca. Io abito da sola, ho avuto terrore: prima sono rimasta bloccata, non sapevo se stessi sognando o fosse vero. Quando c'è stata la seconda scossa mi sono catapultata giù, per strada, in pigiama», racconta Ilaria, impiegata molfettese che vive a Roma da qualche mese.«Il mio ricordo di un terremoto risale ai fatti di San Giuliano: ero a scuola media, i banchi che si muovono, l'evacuazione. Ma oggi è stato tutto diverso».
«Francamente ero talmente stanco che dormivo, mi ha allertato il mio cane che ha iniziato ad abbaiare e le urla di alcuni vicini scesi per strada che ho sentito perchè stavo dormendo con la finestra un tantino aperta. Sono state tre scosse fortissime, il boato non lo dimenticherò mai e poi sirene di ambulanze e scene di panico ma per fortuna stiamo bene seppure con una grande tristezza nel cuore per chi non ce l'ha fatta. Sto vedendo le immagini in TV: prego per quelle povere vittime, morte con lo stesso terrore che abbiamo provato noi che siamo stati solo un pò più fortunati», è la testimonianza di Gaetano, trapiantato nella Capitale fin dopo il Liceo: università e poi un bel posto di lavoro in una ditta come ingegnere.
«Sono a Norcia, sono arrivata una settimana fa e stamane sarei partita per Molfetta. Vengo qui come ogni anno per rilassarmi in estate, è un posto che ti rigenera. Siamo scesi immediatamente per strada, qui la gente ha ancora vivo il ricordo del terribile sisma di Assisi e mi è sembrato che stessero rivivendo la stessa tragedia. Ci stiamo mettendo a disposizione come possiamo, queste terre sono bellissime, queste persone ospitali ma soprattutto già colpite, non meritano di nuovo questa sciagura. Chiedo a tutti i molfettesi di dare una mano secondo quanto riferito dalla Protezione Civile», racconta la signora Anna.
Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Molfetta è stata già allertata nelle prime ore del giorno e i volontari sarebbero pronti alla partenza in attesa di avere l'ok definitivo.
«Attualmente il Centro Operativo della Regione Puglia e la Sala Operativa Nazionale Anpas non hanno richiesto il nostro intervento. Abbiamo comunque messo a disposizione da questa notte un'ambulanza e quattro volontari pronti a partire», scrive il SerMolfetta sulla propria pagina Facebook.
Intanto tantissimi sono i molfettesi che si trovano nelle zone adesso al centro delle cronache.
«Una notte infinita, qualcosa che non si può raccontare. Colti in pieno sonno, in maniera vigliacca. Io abito da sola, ho avuto terrore: prima sono rimasta bloccata, non sapevo se stessi sognando o fosse vero. Quando c'è stata la seconda scossa mi sono catapultata giù, per strada, in pigiama», racconta Ilaria, impiegata molfettese che vive a Roma da qualche mese.«Il mio ricordo di un terremoto risale ai fatti di San Giuliano: ero a scuola media, i banchi che si muovono, l'evacuazione. Ma oggi è stato tutto diverso».
«Francamente ero talmente stanco che dormivo, mi ha allertato il mio cane che ha iniziato ad abbaiare e le urla di alcuni vicini scesi per strada che ho sentito perchè stavo dormendo con la finestra un tantino aperta. Sono state tre scosse fortissime, il boato non lo dimenticherò mai e poi sirene di ambulanze e scene di panico ma per fortuna stiamo bene seppure con una grande tristezza nel cuore per chi non ce l'ha fatta. Sto vedendo le immagini in TV: prego per quelle povere vittime, morte con lo stesso terrore che abbiamo provato noi che siamo stati solo un pò più fortunati», è la testimonianza di Gaetano, trapiantato nella Capitale fin dopo il Liceo: università e poi un bel posto di lavoro in una ditta come ingegnere.
«Sono a Norcia, sono arrivata una settimana fa e stamane sarei partita per Molfetta. Vengo qui come ogni anno per rilassarmi in estate, è un posto che ti rigenera. Siamo scesi immediatamente per strada, qui la gente ha ancora vivo il ricordo del terribile sisma di Assisi e mi è sembrato che stessero rivivendo la stessa tragedia. Ci stiamo mettendo a disposizione come possiamo, queste terre sono bellissime, queste persone ospitali ma soprattutto già colpite, non meritano di nuovo questa sciagura. Chiedo a tutti i molfettesi di dare una mano secondo quanto riferito dalla Protezione Civile», racconta la signora Anna.