Tentano la truffa dei finti nipoti. Ma l'arzilla nonnina non ci casca
Strana telefonata ieri a Molfetta: hanno chiesto di pagare un corriere che avrebbe consegnato un pacco
domenica 30 agosto 2020
12.28
La telefonata e la richiesta di soldi. La strategia è quella di sempre: «Sta venendo il corriere a portarti un pacco, ritiralo e pagalo». Queste le parole che s'è sentita rivolgere un'anziana di Molfetta, città da dove arriva l'ultima segnalazione sulla truffa del pacco, tecnica utilizzata per spillare soldi alle persone più indifese.
Ieri a Molfetta un'anziana ha ricevuto una telefonata strana: dall'altro capo del telefono presunti nipoti che le hanno chiesto di preparare una cospicua somma di denaro perché un corriere avrebbe portato un pacco. «Le hanno chiesto di preparare 450 euro - la testimonianza giunta in redazione - perché sarebbe arrivato un pacco da ritirare. Mia nonna ha pensato fosse mio cugino che studia al nord Italia, ma intanto ha detto che non aveva contanti con sé».
Ma i finti nipoti hanno rincarato la dose: «Sì, al posto del denaro le hanno chiesto di preparare una cassetta con alcuni gioielli». È il tranello in cui tanti anziani sono puntualmente cascati. La nonna di Molfetta, però, non ha abboccato. «Lei, lucida, pronta a non cedere, ha interrotto la telefonata e si è accertata dai miei zii della veridicità della richiesta». Gli autori della truffa del pacco potrebbero essere persone che hanno scelto accuratamente la loro vittima.
Anche stavolta, fortunatamente, la truffa non è andata a buon fine. Massima attenzione, dunque, a telefonate in cui si ricevono richieste di denaro, il consiglio è quello di avvertire le forze dell'ordine: «Si invita chiunque ricevesse avvisi di consegne di pacchi di cui non si è certi dell'avvenuta effettiva richiesta, di avvertire tempestivamente (comunque prima dell'arrivo del falso corriere) i Carabinieri della Compagnia di Molfetta al n. 080.337.48.00 oppure al n. 112».
I militari, inoltre, che sono stati informati e tengono gli occhi aperti, raccomandano di non fidarsi di estranei in cerca di denaro. Ma la preoccupazione è per i più anziani, che potrebbero cadere facilmente preda di truffatori che diventano sempre più sfacciati e insistenti. Oltre alla classica raccomandazione di non aprire la porta d'ingresso agli sconosciuti, il consiglio è di verificare sempre con una telefonata ai propri parenti la reale identità dei presunti corrieri.
In generale, ecco un decalogo di consigli dell'Arma dei Carabinieri.
Ieri a Molfetta un'anziana ha ricevuto una telefonata strana: dall'altro capo del telefono presunti nipoti che le hanno chiesto di preparare una cospicua somma di denaro perché un corriere avrebbe portato un pacco. «Le hanno chiesto di preparare 450 euro - la testimonianza giunta in redazione - perché sarebbe arrivato un pacco da ritirare. Mia nonna ha pensato fosse mio cugino che studia al nord Italia, ma intanto ha detto che non aveva contanti con sé».
Ma i finti nipoti hanno rincarato la dose: «Sì, al posto del denaro le hanno chiesto di preparare una cassetta con alcuni gioielli». È il tranello in cui tanti anziani sono puntualmente cascati. La nonna di Molfetta, però, non ha abboccato. «Lei, lucida, pronta a non cedere, ha interrotto la telefonata e si è accertata dai miei zii della veridicità della richiesta». Gli autori della truffa del pacco potrebbero essere persone che hanno scelto accuratamente la loro vittima.
Anche stavolta, fortunatamente, la truffa non è andata a buon fine. Massima attenzione, dunque, a telefonate in cui si ricevono richieste di denaro, il consiglio è quello di avvertire le forze dell'ordine: «Si invita chiunque ricevesse avvisi di consegne di pacchi di cui non si è certi dell'avvenuta effettiva richiesta, di avvertire tempestivamente (comunque prima dell'arrivo del falso corriere) i Carabinieri della Compagnia di Molfetta al n. 080.337.48.00 oppure al n. 112».
I militari, inoltre, che sono stati informati e tengono gli occhi aperti, raccomandano di non fidarsi di estranei in cerca di denaro. Ma la preoccupazione è per i più anziani, che potrebbero cadere facilmente preda di truffatori che diventano sempre più sfacciati e insistenti. Oltre alla classica raccomandazione di non aprire la porta d'ingresso agli sconosciuti, il consiglio è di verificare sempre con una telefonata ai propri parenti la reale identità dei presunti corrieri.
In generale, ecco un decalogo di consigli dell'Arma dei Carabinieri.
- Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa;
- Non mandate i bambini ad aprire la porta;
- Comunque, prima di aprire la porta, controllate dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprite con la catenella attaccata. Attenzione agli sconosciuti;
- In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata;
- Prima di farlo entrare, accertatevi della sua identità ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento;
- Nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c'è qualche particolare che non vi convince, telefonate all'ufficio di zona dell'Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice;
- Tenete a disposizione, accanto al telefono, un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
- Non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
- Mostrate cautela nell'acquisto di merce venduta porta a porta;
- Se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite la porta e, se è necessario, ripetete l'invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni.