Tentano il furto all'edicola della stazione, i ladri non riescono a forzare la porta
L'episodio intorno alle ore 00.30: probabilmente disturbati, i ladri sono fuggiti a piedi. Sul posto i Carabinieri
mercoledì 8 marzo 2023
16.19
Ladri in azione nell'edicola della stazione ferroviaria di Molfetta. Nella notte appena trascorsa, intorno alle ore 00.30, hanno tentato di entrare all'interno, ma non sono andati oltre il tentativo di scasso della serratura della porta. Probabilmente disturbati, e quindi nel timore di essere smascherati, i malviventi sono fuggiti.
Il raid - l'ennesimo in città - è stato scoperto dal proprietario, Ignazio De Nichilo, quando ha aperto la propria attività e ha trovato la porta forzata, probabilmente con un cacciavite: «Questa è diventata una città allo sbando», il suo sfogo. Poi, nel corso della mattinata, il sopralluogo dei Carabinieri, a cui sono ora affidate le indagini. «Cosa deve accadere per toccare con mano qualche iniziativa del Comune?» si interroga il Liberatorio Politico in una nota pubblicata sul proprio blog.
«Le forze dell'ordine non hanno un numero congruo per pattugliare il territorio comunale e le indagini sono tante per i quotidiani episodi di microcriminalità che ogni notte si scatenano in città. Una riflessione s'impone dopo questo ennesimo episodio delinquenziale - si legge ancora -. Chi, da molto tempo, sta mettendo a ferro e fuoco la città durante la notte? Si tratta di minorenni guidati da maggiorenni? Si tratta di baby gang, vecchie e nuove, organizzate?», sono gli interrogativi.
Ed ancora: «Si tratta di dimostrazioni di forza per marcare il territorio e per creare un clima di paura diffusa e soggezione criminale? Oppure sono azioni, con una regia occulta - conclude il movimento di Matteo d'Ingeo - che hanno lo scopo di distrarre l'opinione pubblica dai grandi processi politico-amministrativi in atto?».
Il raid - l'ennesimo in città - è stato scoperto dal proprietario, Ignazio De Nichilo, quando ha aperto la propria attività e ha trovato la porta forzata, probabilmente con un cacciavite: «Questa è diventata una città allo sbando», il suo sfogo. Poi, nel corso della mattinata, il sopralluogo dei Carabinieri, a cui sono ora affidate le indagini. «Cosa deve accadere per toccare con mano qualche iniziativa del Comune?» si interroga il Liberatorio Politico in una nota pubblicata sul proprio blog.
«Le forze dell'ordine non hanno un numero congruo per pattugliare il territorio comunale e le indagini sono tante per i quotidiani episodi di microcriminalità che ogni notte si scatenano in città. Una riflessione s'impone dopo questo ennesimo episodio delinquenziale - si legge ancora -. Chi, da molto tempo, sta mettendo a ferro e fuoco la città durante la notte? Si tratta di minorenni guidati da maggiorenni? Si tratta di baby gang, vecchie e nuove, organizzate?», sono gli interrogativi.
Ed ancora: «Si tratta di dimostrazioni di forza per marcare il territorio e per creare un clima di paura diffusa e soggezione criminale? Oppure sono azioni, con una regia occulta - conclude il movimento di Matteo d'Ingeo - che hanno lo scopo di distrarre l'opinione pubblica dai grandi processi politico-amministrativi in atto?».