Tenta di violentare una ragazza. Fugge e ora è ricercato
La vittima sarebbe stata aggredita da un uomo di colore in via Madonna della Rosa. Nessuna conseguenza, a parte il forte spavento
lunedì 2 luglio 2018
7.18
Un braccio per immobilizzarla ed una mano sul petto per spingerla contro il muro. Una di quelle scene che sembravano dovessero essere risparmiate a Molfetta. E, invece, una storia di violenza ha visto vittima una ragazza, la sera del 29 giugno.
L'inquietante episodio è avvenuto intorno alle ore 23.00. La vittima, una ragazza molfettese sulla cui identità vige un comprensibile quanto rigoroso riserbo, si trova a percorrere da sola via Madonna della Rosa. È buio, la zona è completamente deserta. Improvvisamente, all'altezza dello sbocco del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria, sente la voce di un uomo, sbucato dal nulla.
Una voce sempre più vicina e insistente. Lei tira dritto, accelerando il passo, ma lo sconosciuto la raggiunge e l'afferra per un braccio. La ragazza, ignara di come un'anonima serata estiva si sarebbe trasformata in incubo, ha sangue freddo, prova a difendersi con un morso, ma poi, dopo un tentativo di fuga, si ritrova in un attimo spinta contro un muro, stretta per non poter chiedere aiuto, e con la mano dell'aggressore sul petto.
Ed è in quel momento che la giovane reagisce, raccoglie le forze e sferra un calcio alla gamba che non stende l'aggressore, ma certo lo coglie di sorpresa. E così la vittima riesce a fuggire verso via Ungaretti, dove l'aggressione ha finalmente la parola fine. La sorte, fortunatamente, è stata clemente con lei, e il responsabile del vile gesto ha desistito dal portare avanti il piano.
È fuggito senza consumare alcuna violenza, grazie anche ad un passante che stava transitando nei paraggi e che, raccogliendo la richiesta d'aiuto della giovane, è intervenuto. Il fuggitivo, invece, è attivamente ricercato dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, a cui la giovane si è rivolta attraverso il 112. Le gazzelle piombano in zona, per avviare le ricerche dell'uomo, ma del presunto violentatore nessuna traccia.
Nonostante lo shock e la paura, la ragazza, il giorno successivo, negli uffici di via Vittime di Nassirya, è riuscita a raccontare agli investigatori come sono andate le cose: «Stavo camminando da sola, quando ho visto un uomo di colore, di circa 30 anni. Mi ha fatto dei complimenti, ma ho fatto finta di niente sperando che la smettesse. Purtroppo non è servito, perché a quel punto si è avvicinato e ha cominciato a molestarmi».
«Un ragazzo di colore, di circa 30 anni, alto circa 1.65, con capelli corti e che indossava una maglia di colore rosso», questo l'identikit già fornito dalla ragazza in sede di denuncia presso i Carabinieri della Stazione di Molfetta, il giorno dopo. Dettagli importanti, ma di poco valore per imprimere all'indagine iniziata a tempo di record un'accelerazione decisiva, una svolta.
Gli inquirenti dovranno visionare adesso le registrazioni effettuate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, soprattutto tra Madonna della Rosa e via Ungaretti, dove il tentativo di violenza è avvenuto. La caccia, adesso, è aperta.
L'inquietante episodio è avvenuto intorno alle ore 23.00. La vittima, una ragazza molfettese sulla cui identità vige un comprensibile quanto rigoroso riserbo, si trova a percorrere da sola via Madonna della Rosa. È buio, la zona è completamente deserta. Improvvisamente, all'altezza dello sbocco del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria, sente la voce di un uomo, sbucato dal nulla.
Una voce sempre più vicina e insistente. Lei tira dritto, accelerando il passo, ma lo sconosciuto la raggiunge e l'afferra per un braccio. La ragazza, ignara di come un'anonima serata estiva si sarebbe trasformata in incubo, ha sangue freddo, prova a difendersi con un morso, ma poi, dopo un tentativo di fuga, si ritrova in un attimo spinta contro un muro, stretta per non poter chiedere aiuto, e con la mano dell'aggressore sul petto.
Ed è in quel momento che la giovane reagisce, raccoglie le forze e sferra un calcio alla gamba che non stende l'aggressore, ma certo lo coglie di sorpresa. E così la vittima riesce a fuggire verso via Ungaretti, dove l'aggressione ha finalmente la parola fine. La sorte, fortunatamente, è stata clemente con lei, e il responsabile del vile gesto ha desistito dal portare avanti il piano.
È fuggito senza consumare alcuna violenza, grazie anche ad un passante che stava transitando nei paraggi e che, raccogliendo la richiesta d'aiuto della giovane, è intervenuto. Il fuggitivo, invece, è attivamente ricercato dai Carabinieri della Compagnia di Molfetta, a cui la giovane si è rivolta attraverso il 112. Le gazzelle piombano in zona, per avviare le ricerche dell'uomo, ma del presunto violentatore nessuna traccia.
Nonostante lo shock e la paura, la ragazza, il giorno successivo, negli uffici di via Vittime di Nassirya, è riuscita a raccontare agli investigatori come sono andate le cose: «Stavo camminando da sola, quando ho visto un uomo di colore, di circa 30 anni. Mi ha fatto dei complimenti, ma ho fatto finta di niente sperando che la smettesse. Purtroppo non è servito, perché a quel punto si è avvicinato e ha cominciato a molestarmi».
«Un ragazzo di colore, di circa 30 anni, alto circa 1.65, con capelli corti e che indossava una maglia di colore rosso», questo l'identikit già fornito dalla ragazza in sede di denuncia presso i Carabinieri della Stazione di Molfetta, il giorno dopo. Dettagli importanti, ma di poco valore per imprimere all'indagine iniziata a tempo di record un'accelerazione decisiva, una svolta.
Gli inquirenti dovranno visionare adesso le registrazioni effettuate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, soprattutto tra Madonna della Rosa e via Ungaretti, dove il tentativo di violenza è avvenuto. La caccia, adesso, è aperta.