Tenta di rapinare un anziano in strada: «Minacciato con un paio di forbici»
È accaduto lungo corso Umberto, l'uomo ha 83 anni ed è ancora sotto shock. Il rapinatore si è dato alla fuga
lunedì 6 giugno 2022
9.58
Una tentata rapina all'insegna del terrore, nel centro di Molfetta, fra la notte di venerdì e le prime luci dell'alba di sabato. Ad agire, secondo quanto ricostruito, un uomo che ha mostrato un paio di forbici e ha tentato di portare via il telefono cellulare, per poi darsi subito alla fuga per le strade adiacenti: l'uomo ha 83 anni.
Sul caso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno lavorando in queste ore i Carabinieri della Stazione di Molfetta, a cui nel pomeriggio di sabato è stata presentata la denuncia. L'episodio, avvenuto quando era ancora buio, è stato perpetrato direttamente in strada, su corso Umberto, il salotto buono della cittadina, da parte di un uomo descritto dall'anziano come «alto, robusto e pelato» e che «non è sembrato essere una persona normale, come se fosse ubriaco».
La malcapitata vittima del tentativo di rapina, che risale all'incirca alle ore 04.00 di venerdì notte, ha vissuto interminabili momenti di paura in balia del rapinatore. L'uomo, di 83 anni, si era da poco messo in cammino per recarsi in campagna, quando lungo corso Umberto, giunto nelle immediate vicinanze del monumento a Giuseppe Garibaldi, è stato colto di sorpresa e minacciato da un malvivente, a volto scoperto, che gli ha puntato un paio di forbici alla gola per farlo stare fermo.
«Dammi il telefonino», sono state le sue uniche parole, senza tradire alcuna inflessione dialettale. Ma l'uomo, addosso, non aveva proprio nulla. Né il cellulare, né soldi. E a quel punto, dopo aver intuito di aver rimediato un buco nell'acqua, il rapinatore solitario, forse visto o disturbato da un passante, non ha potuto far altro che battere la ritirata, perdendosi nelle vie circostanti, inghiottito dal buio delle tenebre. L'uomo, invece, frastornato dall'episodio, ha chiesto aiuto ai Carabinieri.
Una scena terribile che ha terrorizzato non solo l'anziano - che non ha comunque avuto bisogno delle cure mediche -, ma anche i residenti della zona. La tentata rapina in strada è stata denunciata agli uomini della locale Stazione, che stanno ora indagando sotto il coordinamento della Compagnia. Potrebbero tornare utili i filmati delle telecamere pubbliche e private per acquisire qualche dettaglio e per cercare di individuare il responsabile, probabilmente un pregiudicato del posto.
Un tentativo di rapina avvenuto non in una strada di periferia, buia e abbandonata. Corso Umberto, infatti, è una delle principali arterie del centro città. E ciò rende l'idea della spregiudicatezza dell'autore. «Non dobbiamo nasconderci, dobbiamo parlarne - è l'appello della nipote dell'83enne -. Bisogna avere gli occhi aperti».
Sul caso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, stanno lavorando in queste ore i Carabinieri della Stazione di Molfetta, a cui nel pomeriggio di sabato è stata presentata la denuncia. L'episodio, avvenuto quando era ancora buio, è stato perpetrato direttamente in strada, su corso Umberto, il salotto buono della cittadina, da parte di un uomo descritto dall'anziano come «alto, robusto e pelato» e che «non è sembrato essere una persona normale, come se fosse ubriaco».
La malcapitata vittima del tentativo di rapina, che risale all'incirca alle ore 04.00 di venerdì notte, ha vissuto interminabili momenti di paura in balia del rapinatore. L'uomo, di 83 anni, si era da poco messo in cammino per recarsi in campagna, quando lungo corso Umberto, giunto nelle immediate vicinanze del monumento a Giuseppe Garibaldi, è stato colto di sorpresa e minacciato da un malvivente, a volto scoperto, che gli ha puntato un paio di forbici alla gola per farlo stare fermo.
«Dammi il telefonino», sono state le sue uniche parole, senza tradire alcuna inflessione dialettale. Ma l'uomo, addosso, non aveva proprio nulla. Né il cellulare, né soldi. E a quel punto, dopo aver intuito di aver rimediato un buco nell'acqua, il rapinatore solitario, forse visto o disturbato da un passante, non ha potuto far altro che battere la ritirata, perdendosi nelle vie circostanti, inghiottito dal buio delle tenebre. L'uomo, invece, frastornato dall'episodio, ha chiesto aiuto ai Carabinieri.
Una scena terribile che ha terrorizzato non solo l'anziano - che non ha comunque avuto bisogno delle cure mediche -, ma anche i residenti della zona. La tentata rapina in strada è stata denunciata agli uomini della locale Stazione, che stanno ora indagando sotto il coordinamento della Compagnia. Potrebbero tornare utili i filmati delle telecamere pubbliche e private per acquisire qualche dettaglio e per cercare di individuare il responsabile, probabilmente un pregiudicato del posto.
Un tentativo di rapina avvenuto non in una strada di periferia, buia e abbandonata. Corso Umberto, infatti, è una delle principali arterie del centro città. E ciò rende l'idea della spregiudicatezza dell'autore. «Non dobbiamo nasconderci, dobbiamo parlarne - è l'appello della nipote dell'83enne -. Bisogna avere gli occhi aperti».