Tartaruga spiaggiata nel porto di Molfetta
L'esemplare del genere caretta caretta, morto da poche ore, è stato segnalato alla Capitaneria di Porto
martedì 24 dicembre 2019
11.36
Una tartaruga della specie caretta caretta è stata ritrovata morta ieri nel porto di Molfetta. La carcassa del carapace è stata rinvenuta dal personale delle Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, nel corso di un servizio zoofilo, che hanno subito segnalato il ritrovamento alla Capitaneria di Porto.
Sul posto, come da prassi, si è subito precipitato il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del WWF Puglia. La tartaruga, un giovane esemplare, era lunga appena 53 centimetri: «Dopo le diverse segnalazioni, in quanto si pensava che l'animale fosse vivo - riferisce Pasquale Salvemini -, si è proceduto come da protocollo ai rilievi biometrici dell'esemplare, deceduto da poche ore ed ancora in ottime condizioni di conservazione».
Secondo i primi accertamenti svolti sul posto non ci sarebbero lesioni macroscopicamente apprezzabili, come ferite delle eliche di imbarcazioni oppure segni di malattie infettive diagnosticabili clinicamente. E neppure ami conficcati. L'esemplare potrebbe essere dunque morto per annegamento, impigliato nelle reti da pesca. L'ennesima vittima dei pescatori. Animali intrappolati nelle reti. Da cui non riescono a liberarsi.
Eppure sarebbe molto semplice evitare la morte. I pescatori, nel momento in cui dovessero vedere intrappolata una tartaruga nelle loro reti, dovrebbero chiamare la Guardia Costiera. Quando questo succede, le tartarughe possono essere salvate perché vengono portate al centro di Molfetta.
Sul posto, come da prassi, si è subito precipitato il veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del WWF Puglia. La tartaruga, un giovane esemplare, era lunga appena 53 centimetri: «Dopo le diverse segnalazioni, in quanto si pensava che l'animale fosse vivo - riferisce Pasquale Salvemini -, si è proceduto come da protocollo ai rilievi biometrici dell'esemplare, deceduto da poche ore ed ancora in ottime condizioni di conservazione».
Secondo i primi accertamenti svolti sul posto non ci sarebbero lesioni macroscopicamente apprezzabili, come ferite delle eliche di imbarcazioni oppure segni di malattie infettive diagnosticabili clinicamente. E neppure ami conficcati. L'esemplare potrebbe essere dunque morto per annegamento, impigliato nelle reti da pesca. L'ennesima vittima dei pescatori. Animali intrappolati nelle reti. Da cui non riescono a liberarsi.
Eppure sarebbe molto semplice evitare la morte. I pescatori, nel momento in cui dovessero vedere intrappolata una tartaruga nelle loro reti, dovrebbero chiamare la Guardia Costiera. Quando questo succede, le tartarughe possono essere salvate perché vengono portate al centro di Molfetta.