Tartaruga spiaggiata nei pressi dello stadio Poli. Uccisa da una lenza
L'animale, un esemplare di caretta caretta recuperato dai volontari del WWF, aveva l'amo conficcato all'interno
venerdì 27 gennaio 2023
14.29
Amara scoperta sulla riviera di Molfetta, nei pressi dello stadio Poli, dove alcuni passanti hanno segnalato al WWF la presenza di una tartaruga morta. L'animale, un esemplare della specie caretta caretta, è rimasto soffocato da una semplice lenza, di tipo non professionale, utilizzata molto probabilmente da un pescatore.
È stata la disattenzione umana, dunque, almeno in questa circostanza, a provocare la morte della testuggine, lunga quasi 70 centimetri. Il motivo? «Una semplice lenza che ha catturato la povera tartaruga, prima di depositarsi nell'animale: una patologia che non vediamo frequentemente. In questo caso, infatti, la carcassa aveva la lenza che fuoriusciva dalla ranfoteca e l'amo sicuramente conficcato all'interno», ha detto Pasquale Salvemini che ha effettuato l'ispezione sull'animale.
Con il coordinamento garantito dai volontari del WWF Puglia e l'intervento dei militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, degli agenti della Polizia Locale e del personale del servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, la carcassa del rettile marino, in un avanzato stato di decomposizione, è stata recuperata: sarà ora inviata agli organi competenti, che svolgeranno accertamenti sulle cause della morte, e poi sarà come consuetudine smaltita da una ditta specializzata.
«La tartaruga - ha concluso Salvemini - è morta dopo una lunga agonia dopo un più che probabile intaccamento intestinale causato da un corpo estraneo lineare, una lenza di dimensioni molto grandi. È triste pensare che questa tartaruga sia morta non per una causa batterica o virale, ma per un futile motivo. hobbistico».
È stata la disattenzione umana, dunque, almeno in questa circostanza, a provocare la morte della testuggine, lunga quasi 70 centimetri. Il motivo? «Una semplice lenza che ha catturato la povera tartaruga, prima di depositarsi nell'animale: una patologia che non vediamo frequentemente. In questo caso, infatti, la carcassa aveva la lenza che fuoriusciva dalla ranfoteca e l'amo sicuramente conficcato all'interno», ha detto Pasquale Salvemini che ha effettuato l'ispezione sull'animale.
Con il coordinamento garantito dai volontari del WWF Puglia e l'intervento dei militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, degli agenti della Polizia Locale e del personale del servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, la carcassa del rettile marino, in un avanzato stato di decomposizione, è stata recuperata: sarà ora inviata agli organi competenti, che svolgeranno accertamenti sulle cause della morte, e poi sarà come consuetudine smaltita da una ditta specializzata.
«La tartaruga - ha concluso Salvemini - è morta dopo una lunga agonia dopo un più che probabile intaccamento intestinale causato da un corpo estraneo lineare, una lenza di dimensioni molto grandi. È triste pensare che questa tartaruga sia morta non per una causa batterica o virale, ma per un futile motivo. hobbistico».