Tari 2018: nelle case dei molfettesi arriva la "tassa sulla spazzatura"

Intanto il Comune provvederà al rimborso di oltre 7 mila Euro indebitamente versati dai cittadini

giovedì 17 maggio 2018
A cura di Maria Marino
Nelle cassettine postali dei molfettesi in questi giorni c'è la Tari, il tributo sui rifiuti destinato alla copertura dei servizi legati alla loro gestione, raccolta e smaltimento (qui di seguito tutte le informazioni: https://www.comune.molfetta.ba.it/newsminisiti/47923-2/).

"Il tributo è dovuto da chiunque ne realizzi il presupposto (la detenzione a qualsiasi titolo e anche di fatto, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti) con vincolo di solidarietà tra i componenti la famiglia anagrafica o tra coloro che usano in comune le superfici stesse", spiega il Comune in una nota sottolineando che "la tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte. Per le utenze domestiche la tariffa tiene conto del numero degli occupanti". Eppure, su questo, non starebbero mancando polemiche.

Tuttavia la tassa va pagata e sono stati stabiliti anche i termini.
La prima rata andava pagata entro il 30 aprile o, comunque, entro 30 giorni dal ricevimento dell'avviso di pagamento. Il 31 maggio, invece, è il termine della seconda rata. Il 31 luglio è l'altro giorno da cerchiare sul calendario: chi ha deciso di dilazionare il versamento dovrà, entro questo giorno, saldare la terza rata mentre chi ha deciso di pagare il tributo in una unica soluzione dovrà provvedere proprio entro questo termine.
Per la quarta e quinta rata, invece, la scadenza è rispettivamente al 30 settembre e al 30 novembre.

Nel frattempo, però, il Comune di Molfetta si è impegnato a liquidare oltre 7 mila Euro ai contribuenti che hanno prodotto istanze, accolte, per il rimborso di somme versate indebitamente o in eccesso sia per la Tari che per l'Imu negli anni addietro.