Tangenti, tutto è partito da un commento su MolfettaViva
La pubblicazione di un articolo su piazza Moro e un post su Facebook hanno incuriosito le Fiamme Gialle
giovedì 10 giugno 2021
0.42
È partita da un articolo pubblicato su MolfettaViva.it l'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani che all'alba di martedì 8 giugno ha portato all'arresto di 16 persone, tra cui l'ex assessore Mariano Caputo, con l'accusa di corruzione per presunte tangenti legate all'assegnazione degli appalti del Comune di Molfetta.
Lo scrive, a chiare lettere, il giudice per le indagini preliminari Rossella Volpe nelle 374 pagine dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari: «L'attività d'indagine prendeva le mosse dalla consultazione da parte dei militari della Guardia di Finanza di Molfetta - si legge a pagina 26 - di un articolo pubblicato sul portale Facebook di MolfettaViva.it il giorno 02/08/2019, relativo all'inaugurazione della fontana di piazza Moro».
In particolare il nostro articolo, dal titolo "Molfetta scopre piazza Moro riqualificata e la nuova fontana: le immagini dell'inaugurazione", era seguito dal commento del 02/08/2019 «postato - è scritto negli atti giudiziari - da persona con il nome di [...]: "Visto l'ingente esborso economico (denaro pubblico), mi auguro che duri il più a lungo possibile e non faccia la fine di quella precedente. Conoscendo la proverbiale civiltà dei molfettesi, i dubbi e le perplessità nascono spontanei"».
[YOUTUBE]
La pubblicazione del nostro articolo e del successivo commento di un nostro utente su Facebook sui lavori di riqualificazione di piazza Moro hanno incuriosito gli investigatori. «La Guardia di Finanza di Molfetta - si legge ancora nei documenti - effettuava al riguardo approfondimenti in merito alla realizzazione dell'opera pubblica ed acquisiva direttamente dal sito web del Comune di Molfetta documentazione», ricostruendo l'intero iter amministrativo e la sua gara d'appalto.
I militari, coordinati dal tenente Salvatore Mercone, hanno così iniziato a scandagliare le delibere di giunta (a partire dal 2015) e le determinazioni dirigenziali (dal 2016) pubblicate sull'albo pretorio comunale per verificare gli sfoghi pubblicati sui social. Il resto l'hanno fatto le intercettazioni: l'imprenditore di turno, una volta salito a bordo dell'autovettura del funzionario arrestato, senza proferire parola, lasciava la busta con i soldi nel vano portaoggetti o nelle mani del medesimo.
I fatti contestati vanno dal 2019 al 2020. Caputo, parlando al telefono, dice: «Dobbiamo incassare il più possibile, devo incassare il più possibile! [...]. Con calma il 2020 sarà un anno straordinario per me! Insomma... dalle strade non meno di 100mila euro». Per il gip Caputo aveva «chiaro il piano di incasso delle tangenti».
Lo scrive, a chiare lettere, il giudice per le indagini preliminari Rossella Volpe nelle 374 pagine dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari: «L'attività d'indagine prendeva le mosse dalla consultazione da parte dei militari della Guardia di Finanza di Molfetta - si legge a pagina 26 - di un articolo pubblicato sul portale Facebook di MolfettaViva.it il giorno 02/08/2019, relativo all'inaugurazione della fontana di piazza Moro».
In particolare il nostro articolo, dal titolo "Molfetta scopre piazza Moro riqualificata e la nuova fontana: le immagini dell'inaugurazione", era seguito dal commento del 02/08/2019 «postato - è scritto negli atti giudiziari - da persona con il nome di [...]: "Visto l'ingente esborso economico (denaro pubblico), mi auguro che duri il più a lungo possibile e non faccia la fine di quella precedente. Conoscendo la proverbiale civiltà dei molfettesi, i dubbi e le perplessità nascono spontanei"».
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La pubblicazione del nostro articolo e del successivo commento di un nostro utente su Facebook sui lavori di riqualificazione di piazza Moro hanno incuriosito gli investigatori. «La Guardia di Finanza di Molfetta - si legge ancora nei documenti - effettuava al riguardo approfondimenti in merito alla realizzazione dell'opera pubblica ed acquisiva direttamente dal sito web del Comune di Molfetta documentazione», ricostruendo l'intero iter amministrativo e la sua gara d'appalto.
I militari, coordinati dal tenente Salvatore Mercone, hanno così iniziato a scandagliare le delibere di giunta (a partire dal 2015) e le determinazioni dirigenziali (dal 2016) pubblicate sull'albo pretorio comunale per verificare gli sfoghi pubblicati sui social. Il resto l'hanno fatto le intercettazioni: l'imprenditore di turno, una volta salito a bordo dell'autovettura del funzionario arrestato, senza proferire parola, lasciava la busta con i soldi nel vano portaoggetti o nelle mani del medesimo.
I fatti contestati vanno dal 2019 al 2020. Caputo, parlando al telefono, dice: «Dobbiamo incassare il più possibile, devo incassare il più possibile! [...]. Con calma il 2020 sarà un anno straordinario per me! Insomma... dalle strade non meno di 100mila euro». Per il gip Caputo aveva «chiaro il piano di incasso delle tangenti».