Tagli alle società partecipate a causa del piano Cottarelli
Cosa succederà ad Asm, Multiservizi e Mtm?
mercoledì 6 agosto 2014
14.55
Razionalizzazione. È questa la parola chiave alla base del piano di spending review per le partecipate locali. Proprio queste ultime sono state denominate con il termine "Giungla", dal Commissario straordinario alla spesa pubblica Carlo Cottarelli, autore del piano che a breve presenterà al Governo.
Piano di razionalizzazione che interesserà, con ogni probabilità, anche le società partecipate di Molfetta, tra cui Asm, Multiservizi e Mtm che impiegano oltre 200 lavoratori.
Il Governo, intende quindi unificare le banche dati delle società partecipate dello Stato come previsto dal Decreto Renzi – Madia, a partire dal 1 gennaio 2015. L'obiettivo da conseguire dal piano è quello previsto dal decreto sul «bonus Irpef» (articolo 23 del Dl 66/2014), che ha chiesto al commissario Cottarelli un programma per la «liquidazione o trasformazione per fusione» delle partecipate, «l'efficientamento della loro gestione» e la «cessione di rami d'azienda o anche di personale». La razionalizzazione servirà a far scendere le attuali 8mila aziende a circa mille cedendo o sopprimendo subito quelle non di pubblica utilità dando spazio ai privati. L'intervento avrà quasi un effetto "tampone" sulla sproporzionata lievitazione del numero delle aziende cresciute nel nostro Paese in questi anni, tant'è che porterà incentivi alle aggregazioni e vincoli sulle perdite nelle società di servizi pubblici locali (trasporti, rifiuti, acqua ed energia).
L'obbligo di potatura e quindi la volontà di agire di forbice per snellire la cosiddetta "giungla" cosa implicherà alle nostre partecipate, Asm, Multiservizi e Mtm?
Piano di razionalizzazione che interesserà, con ogni probabilità, anche le società partecipate di Molfetta, tra cui Asm, Multiservizi e Mtm che impiegano oltre 200 lavoratori.
Il Governo, intende quindi unificare le banche dati delle società partecipate dello Stato come previsto dal Decreto Renzi – Madia, a partire dal 1 gennaio 2015. L'obiettivo da conseguire dal piano è quello previsto dal decreto sul «bonus Irpef» (articolo 23 del Dl 66/2014), che ha chiesto al commissario Cottarelli un programma per la «liquidazione o trasformazione per fusione» delle partecipate, «l'efficientamento della loro gestione» e la «cessione di rami d'azienda o anche di personale». La razionalizzazione servirà a far scendere le attuali 8mila aziende a circa mille cedendo o sopprimendo subito quelle non di pubblica utilità dando spazio ai privati. L'intervento avrà quasi un effetto "tampone" sulla sproporzionata lievitazione del numero delle aziende cresciute nel nostro Paese in questi anni, tant'è che porterà incentivi alle aggregazioni e vincoli sulle perdite nelle società di servizi pubblici locali (trasporti, rifiuti, acqua ed energia).
L'obbligo di potatura e quindi la volontà di agire di forbice per snellire la cosiddetta "giungla" cosa implicherà alle nostre partecipate, Asm, Multiservizi e Mtm?