Stasera nell'auditorium Madonna della Rosa uno spettacolo in ricordo di don Tonino
Ingresso gratuito con inizio alle ore 19:45
venerdì 30 settembre 2022
9.55
Imperdibile è l'evento organizzato dall'associazione AVS Onlus di Molfetta presso l'Auditorium della Parrocchia Madonna della Rosa, stasera, dal titolo "El ojo de los demas – L'occhio degli altri", una vibrante narrazione-documento sull'operato dell'indimenticato Monsignor Antonio Bello, per tutti don Tonino, dichiarato venerabile lo scorso 25 novembre.
L'evento inserito nel cartellone dell';estate molfettese, patrocinato dal comune di Molfetta e promosso dall'associazione AVS che ha fortemente voluto questo spettacolo, ha lo scopo di promuovere le attività sociali e solidaristiche di AVS sul territorio. Da ormai 13 anni i volontari AVS operano quotidianamente ispirandosi anche al messaggio sempre attuale del compianto vescovo don Tonino Bello. La piece teatrale vanta la regia di Mimmo Amato che è anche autore dello spettacolo, noto ai più come attore e scrittore di opere in vernacolo. La supervisione artistica porta la firma del cantautore Mizio Vilardi, accompagnato per l'occasione dalla splendida Tania Adesso.
Coinvolti nella piece il musicista e medico Felice Spaccavento che ha musicato diversi scritti di don Tonino, tra cui la celeberrima "L'ala di riserva" e il corpo di ballo della scuola di danza ASD DanzArte di Terlizzi. La Direzione tecnica è affidata a Lucio de Palma. Lo spettacolo ha l'obiettivo di riproporre alcuni episodi, noti e non, della vita di don Tonino da un osservatorio esterno, da uno sguardo "altro", l'occhio degli altri appunto, ove gli altri sono gli oppressi, gli umili, i tossicodipendenti e i poveri, insomma le categorie a cui il "vescovo con il grembiule" era stato particolarmente vicino durante la sua esistenza. Ne è testimonianza l'accoglienza riservata, in episcopio, per un lungo periodo, a famiglie di sfrattati, con quel desiderio fortemente voluto da don Tonino di "avere a che fare con i poveri con nome, cognome e codice fiscale".
I quadri narrativi a cui il pubblico assisterà saranno intervallati da filmati d'epoca con le più grandi vicende sociali di quegli anni, dallo sbarco dei disperati della nave Vlora nel porto di Bari alla marcia a Sarajevo. I tempi sembrano non essere poi così migliorati se pensiamo all'attuale guerra in Ucraina ed in molti intravedono delle analogie tra don Tonino e Papa Francesco. Li unisce la ricerca della semplicità e della sobrietà, l'amore per gli ultimi e l'impegno per la Chiesa povera, il richiamo a Francesco d'Assisi, la capacità di parlare per immagini e di farsi capire.
Un'occasione dunque per ripercorrere i momenti di chi ha avuto la fortuna di viverlo nei suoi anni di vescovato ma anche per riscoprire la forza della sua parola evocativa, costellata di simboli, di volti, di immagini poetiche che tanto hanno affascinato il popolo dei giovani. Apertura cancelli presso l'Auditorium Madonna della Rosa alle ore 19.45 con tanti ospiti e testimoni dell'operato dell'indimenticabile "vescovo col grembiule", ingresso gratuito.
L'evento inserito nel cartellone dell';estate molfettese, patrocinato dal comune di Molfetta e promosso dall'associazione AVS che ha fortemente voluto questo spettacolo, ha lo scopo di promuovere le attività sociali e solidaristiche di AVS sul territorio. Da ormai 13 anni i volontari AVS operano quotidianamente ispirandosi anche al messaggio sempre attuale del compianto vescovo don Tonino Bello. La piece teatrale vanta la regia di Mimmo Amato che è anche autore dello spettacolo, noto ai più come attore e scrittore di opere in vernacolo. La supervisione artistica porta la firma del cantautore Mizio Vilardi, accompagnato per l'occasione dalla splendida Tania Adesso.
Coinvolti nella piece il musicista e medico Felice Spaccavento che ha musicato diversi scritti di don Tonino, tra cui la celeberrima "L'ala di riserva" e il corpo di ballo della scuola di danza ASD DanzArte di Terlizzi. La Direzione tecnica è affidata a Lucio de Palma. Lo spettacolo ha l'obiettivo di riproporre alcuni episodi, noti e non, della vita di don Tonino da un osservatorio esterno, da uno sguardo "altro", l'occhio degli altri appunto, ove gli altri sono gli oppressi, gli umili, i tossicodipendenti e i poveri, insomma le categorie a cui il "vescovo con il grembiule" era stato particolarmente vicino durante la sua esistenza. Ne è testimonianza l'accoglienza riservata, in episcopio, per un lungo periodo, a famiglie di sfrattati, con quel desiderio fortemente voluto da don Tonino di "avere a che fare con i poveri con nome, cognome e codice fiscale".
I quadri narrativi a cui il pubblico assisterà saranno intervallati da filmati d'epoca con le più grandi vicende sociali di quegli anni, dallo sbarco dei disperati della nave Vlora nel porto di Bari alla marcia a Sarajevo. I tempi sembrano non essere poi così migliorati se pensiamo all'attuale guerra in Ucraina ed in molti intravedono delle analogie tra don Tonino e Papa Francesco. Li unisce la ricerca della semplicità e della sobrietà, l'amore per gli ultimi e l'impegno per la Chiesa povera, il richiamo a Francesco d'Assisi, la capacità di parlare per immagini e di farsi capire.
Un'occasione dunque per ripercorrere i momenti di chi ha avuto la fortuna di viverlo nei suoi anni di vescovato ma anche per riscoprire la forza della sua parola evocativa, costellata di simboli, di volti, di immagini poetiche che tanto hanno affascinato il popolo dei giovani. Apertura cancelli presso l'Auditorium Madonna della Rosa alle ore 19.45 con tanti ospiti e testimoni dell'operato dell'indimenticabile "vescovo col grembiule", ingresso gratuito.