Stasera al Senato si torna a discutere sulle intercettazioni di Azzollini

E Calvani scrive ai senatori del PD: basta atteggiamenti dilatori

martedì 7 ottobre 2014 7.24
Torna a riunirsi, questa sera alle 20.30, nella sede di Palazzo Madama a Roma, la Giunta per le Immunità parlamentari del Senato. Primo punto all'ordine del giorno: "domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche del senatore Antonio Azzollini nell'ambito di un procedimento penale pendente anche nei suoi confronti".
La vicenda è ormai nota visto che, dopo nove mesi di dibattito in aula senza esito, negli ultimi giorni ha fatto saltare i nervi agli esponenti locali di PD e SEL: questi ultimi, infatti, nonostante alcune sostanziali incongruenze emerse nei documenti trasmessi a Roma dalla Procura di Trani, hanno avviato insistenti pressioni sui loro rispettivi partiti affinché si arrivi comunque e in ogni caso alla conclusione del dibattimento e quindi, sottinteso, all'autorizzazione di quelle intercettazioni che riguardano le indagini sul nuovo Porto commerciale.

Addirittura il PD cittadino ha inviato una lettera ai senatori componenti la Giunta bacchettandoli e invitandoli a chiudere la vicenda entro la serata di oggi: "Sui molteplici punti oscuri di questa vicenda la magistratura sta alacremente lavorando per accertare eventuali responsabilità e per dare una risposta ai tanti gravosi interrogativi che ci sono e che lanciano un'ombra inquietante su tutta questa operazione" scrive il segretario del Partito Democratico di Molfetta, Giulio Calvani difendendo i magistrati di Trani. Calvani poi esprime il suo "senso di sconforto che con sempre maggior vigore emerge nel constatare che dal 29 gennaio 2014 l'organismo parlamentare di cui siete componenti continua a rimandare, di seduta in seduta, l'assunzione di una decisione, con argomentazioni che appaiono – me lo consentirete – pretestuose o comunque finalizzate esclusivamente a prendere tempo." Calvani infine avverte i senatori del PD del fatto che questi continui rinvii ingenerino nell'opinione pubblica l'idea che la Giunta "stia consentendo, con un comportamento dilatorio, che venga intralciato il corso della giustizia, di fatto impedendo che la magistratura possa fare serenamente il suo corso per accertare eventuali responsabilità". Insomma, una presa di posizione netta quella del PD, da sembrare persino come un'ingerenza rispetto al lavoro dei suoi stessi senatori, che lascia capire bene quanto sia importante per il partito di Guglielmo Minervini che quelle intercettazioni a carico di Azzollini vengano utilizzate dai giudici.