«Spadavecchia non deve dimettersi»

I giovani democratici in disaccordo con la segreteria del Partito

venerdì 3 luglio 2015 8.47
A cura di Mino Ciocia
«Non abbiamo bisogno di eroi o di martiri che salvino questa o quell'altra patria. Abbiamo bisogno di uomini che con il sudore quotidiano ritornino a lavorare per questa comunità, senza pregiudizi».

Ad affermarlo sono i Giovani democratici, in disaccordo con la segreteria politica del loro partito, tanto da proporre e verbalizzare una loro mozione "La nostra rotta, il nostro PD. Insieme, per Rifare la Politica" il titolo, che nella sintesi è un atto di sostegno all'amministrazione guidata dal sindaco Paola Natalicchio. Un documento che è stato presentato nel corso della riunione del direttivo che si contrappone alla richiesta di verifica degli assetti della Giunta, presentata dal segretario Piero Denicolo.

«Questa amministrazione deve essere difesa – recita il documento - Non ci sono alternative, non ci sono altre soluzioni. Non possiamo farlo in modo sterile e compiaciuto. Non dobbiamo essere servi o garanti. Dobbiamo essere il Partito Democratico, quello di Matteo Renzi. Dobbiamo essere in grado di riconfermarci il primo partito di maggioranza in città. Quello che oggi chiediamo al segretario e al direttivo è un'assunzione di responsabilità nei confronti dei nostri elettori che ci hanno votato nel 2013 e nei confronti di quanti sono consapevoli che abbandonare questa amministrazione vorrebbe dire fare un salto indietro di 10 anni».

L'esortazione dei Giovani democratici è quella di ritrovare quello spirito critico che ha portato il Pd ad essere il primo partito per numero di voti, in città. «Per il bene di questa amministrazione – recita ancora il documento - Abbiamo già espresso le nostre perplessità su quanto fatto o non fatto fino ad ora, ma siamo fermamente convinti di questo progetto che ha radici profonde. Crediamo che solo attraverso una vera programmazione di intenti e di cose concrete si possa trovare la soluzione a questa situazione drammatica». Secondo i giovani militanti la città non capirebbe la scelta di «abbandonare il campo per una mera poltrona». Per questo chiedono che «l'assessore Spadavecchia continui il suo lavoro per la città e per il partito e che il sindaco e i componenti della giunta riconoscano l'importanza e la centralità strategica dell'unico componente di giunta del Partito Democratico, attraverso la piena valorizzazione delle sue deleghe». Chiedono anche che il Pd rimanga ancorato all'amministrazione, per puntellarla e per continuare con le verifiche tematiche e non politiche.

«Ognuno di noi – conclude il documento - dal Sindaco al PD, deve riflettere su quanto proposto e realizzato. Chiediamo di andare avanti, di non calarci le braghe ma di "metterci in spalla" tutti i nostri compagni di maggioranza e di tornare ad essere leader della città seguendo, punto per punto, il programma amministrativo con cui abbiamo vinto 2 anni fa».