Spaccavento: «Minacciato per la mia posizione sul luna park a Molfetta»
Lo sfogo del medico, già candidato alle elezioni regionali
domenica 4 ottobre 2020
9.19
Felice Spaccavento affida ai social lo sfogo su quanto accadutogli ieri, dopo la notizia della promozione di una petizione a proposito della revoca dell'autorizzazione che consente il funzionamento del luna park in località Secca dei Pali.
"Nella giornata di ieri ho ricevuto minacce (alcune telefoniche), insulti, offese, ingiurie, preavvisi di denunce o querele, e tutto questo solo per aver chiesto di revocare l'autorizzazione per il Luna Park in località "Secca dei Pali", visto il momento che stiamo attraversando con un significativo aumento di contagi in tutta Italia, in Puglia e anche nella nostra città", scrive.
"Una posizione, la mia, improntata alla prudenza e al buon senso che si accompagnava alla proposta di sostenere in tutti i modi possibili il reddito dei giostrai cui va tutta la mia solidarietà per aver sofferto per mesi a causa della chiusura delle loro attività, così come chiaramente scritto nella petizione on line che ho promosso.
A difesa del Luna park si è scomodato financo qualche medico dell'Ospedale di Molfetta che mai ha avanzato alcuna proposta di miglioramento dei percorsi di sanità del nostro presidio, ma che ha sentito l'esigenza di intervenire a favore del parco giochi.
Difficile da capire".
"Sono amareggiato e addolorato. Mi sono battuto, sacrificando tutto dall'inizio di questa epidemia, per salvaguardare gli interessi delle nostre comunità, rinunciando a riposi, ferie e sacrificando la mia vita privata e la mia famiglia.
Tutto quello che faccio o propongo è solo nello spirito di evitare il ritorno ad un nuovo look down che sarebbe gravissimo per la nostra economia e per la tenuta sociale del nostro Paese e della nostra regione.
Il punto è perseguire l'interesse collettivo alla tutela della salute e alla sicurezza, non la difesa corporativa di una categoria professionale.
Il momento che stiamo attraversando è molto delicato e complesso, i numeri parlano chiaro", continua il dottore, già candidato alle elezioni regionali.
"È di ieri la notizia del nuovo provvedimento con il quale il Presidente della Regione, Michele Emiliano, ha imposto l'utilizzo generalizzato delle mascherine anche all'aperto. Per i prossimi giorni è atteso un nuovo decreto da parte del Governo centrale che potrebbe introdurre ulteriori limitazioni. Serve prudenza e senso di responsabilità, in una fase così difficile. Sevirebbe, a mio parere, aspettare solo qualche settimana per verificare che la curva dei contagi rallenti, in modo da poter riaprire tutto ciò che si vuole.
Questo è quello che penso, e per questo sono stato travolto da un'ondata di fango inimmaginabile e violenta.
Ringrazio quanti mi hanno espresso la loro solidarietà.
Per educazione non rispondo a tutto ciò che mi è stato vomitato addosso anche da alcune persone che conosco bene e che reputo intelligenti.
Credo si tratti, da parte loro, di un segnale di grande imbarazzo e forse anche di debolezza. Io vado avanti con la forza delle mie idee e del buon senso.
Statemi accanto".
"Nella giornata di ieri ho ricevuto minacce (alcune telefoniche), insulti, offese, ingiurie, preavvisi di denunce o querele, e tutto questo solo per aver chiesto di revocare l'autorizzazione per il Luna Park in località "Secca dei Pali", visto il momento che stiamo attraversando con un significativo aumento di contagi in tutta Italia, in Puglia e anche nella nostra città", scrive.
"Una posizione, la mia, improntata alla prudenza e al buon senso che si accompagnava alla proposta di sostenere in tutti i modi possibili il reddito dei giostrai cui va tutta la mia solidarietà per aver sofferto per mesi a causa della chiusura delle loro attività, così come chiaramente scritto nella petizione on line che ho promosso.
A difesa del Luna park si è scomodato financo qualche medico dell'Ospedale di Molfetta che mai ha avanzato alcuna proposta di miglioramento dei percorsi di sanità del nostro presidio, ma che ha sentito l'esigenza di intervenire a favore del parco giochi.
Difficile da capire".
"Sono amareggiato e addolorato. Mi sono battuto, sacrificando tutto dall'inizio di questa epidemia, per salvaguardare gli interessi delle nostre comunità, rinunciando a riposi, ferie e sacrificando la mia vita privata e la mia famiglia.
Tutto quello che faccio o propongo è solo nello spirito di evitare il ritorno ad un nuovo look down che sarebbe gravissimo per la nostra economia e per la tenuta sociale del nostro Paese e della nostra regione.
Il punto è perseguire l'interesse collettivo alla tutela della salute e alla sicurezza, non la difesa corporativa di una categoria professionale.
Il momento che stiamo attraversando è molto delicato e complesso, i numeri parlano chiaro", continua il dottore, già candidato alle elezioni regionali.
"È di ieri la notizia del nuovo provvedimento con il quale il Presidente della Regione, Michele Emiliano, ha imposto l'utilizzo generalizzato delle mascherine anche all'aperto. Per i prossimi giorni è atteso un nuovo decreto da parte del Governo centrale che potrebbe introdurre ulteriori limitazioni. Serve prudenza e senso di responsabilità, in una fase così difficile. Sevirebbe, a mio parere, aspettare solo qualche settimana per verificare che la curva dei contagi rallenti, in modo da poter riaprire tutto ciò che si vuole.
Questo è quello che penso, e per questo sono stato travolto da un'ondata di fango inimmaginabile e violenta.
Ringrazio quanti mi hanno espresso la loro solidarietà.
Per educazione non rispondo a tutto ciò che mi è stato vomitato addosso anche da alcune persone che conosco bene e che reputo intelligenti.
Credo si tratti, da parte loro, di un segnale di grande imbarazzo e forse anche di debolezza. Io vado avanti con la forza delle mie idee e del buon senso.
Statemi accanto".