Sono verdi e sono alti. Sono arrivati i contenitori di feci canine
Il problema? Le "misure" lasciano perplessi
giovedì 31 luglio 2014
15.36
Da qualche settimana sono stati installati a Molfetta i contenitori per la raccolta delle deiezioni animali. Ma per centrare la "fessura", posizionata a quasi due metri da terra, almeno la metà dei residenti deve stare sulle punte oppure deve chiedere aiuto a qualcuno che è di statura medio alta. Sempre che non decida di portarsi uno sgabellino a seguito.
L'Asm ha, infatti, installato 15 di questi contenitori verdi "sospesi" a mezz'aria, attuando in concreto l'intenzione dell'Amministrazione di salvaguardare e migliorare il decoro soprattutto di determinate zone cittadine che da troppo tempo sono divenute bagni a cielo aperto e immagine di inciviltà di quei conduttori che forse per pigrizia, forse per "menefreghismo", magari per reticenza verso gli scarti fisiologici dei loro adorabili amici a quattro zampe lasciano "ricordini" alla mercé delle suole delle scarpe altrui.
Un primo passo di un piano d'azione più ampio, ha confermato l'Amministrazione, che prevederebbe anche l'intensificarsi dei controlli e sanzioni ai trasgressori, e che come consuetudine ha scatenato la fantasia dei commenti dell'opinione pubblica (dallo sperpero del denaro pubblico, alla ritrovata "coscienza animale" dell'uomo).
Nel giro di pochi giorni i sacchetti in dotazione ad ogni contenitore sono andati letteralmente a ruba; e in questo caso l'espressione letterale è più che consona. A distanza di qualche settimana l'Asm ha provveduto, come di sua competenza, a rifornire i contenitori di nuovi sacchetti. E indovinate? Di nuovo terminati in un batter d'occhio. Dovremmo dunque iniziare seriamente a preoccuparci della salute intestinale dei quadrupedi molfettesi, oppure per il morboso richiamo del gratuito che subiscono i bipedi molfettesi? Per intenderci parliamo di sacchetti di piccole dimensioni, il cui utilizzo difficilmente può discostarsi da quello a cui sono stati predestinati (quindi sarebbe davvero un po' complicato fare ad esempio la raccolta dell'umido in tali sacchetti).
Quale potrebbe essere un utilizzo alternativo si potrebbe domandare ai passanti, rigorosamente non muniti di cane o qualsiasi tipo di animale, avvistati mentre furtivamente cercavano di estrarre il numero maggiore possibile di sacchetti dai contenitori: forse loro sono portatori di risposte la cui la ricerca diventa troppo impegnativa da parte nostra. È vero sì, che i proprietari di animali domestici dovrebbero sempre avere con sé dei sacchetti per le deiezioni quando portano a spasso i loro amici pelosi, ma se a loro scappa e siete sprovvisti di sacchetti, allora cari padroncini mettetevi l'animo in pace, c'è chi ne ha bisogno più di voi per altri ed alti fini (che naturalmente ancora noi tutti ignoriamo).
C'è un'altra questione che non quadra e lascia perplessi su questi contenitori di raccolta feci, e riguarda le misure. Ok che alcune volte le misure non contano, ma ad occhio i contenitori sembrano essere stati posizionati troppo in alto, come si vede nelle foto. Un po' come ne "I viaggi di Gulliver", una mattina ti svegli e ti senti un Lillipuziano, guardi il contenitore dal basso verso l'alto mentre le persone di taglia medio-bassa a malapena riescono ad arrivare all'imboccatura superiore. Forse qualcuno ha dato numeri sbagliati, o semplicemente sono stati rispettati altri standard (magari quelli dei paesi scandinavi oppure quelli dei watussi).
Intanto la speranza è quella di non dover far più slalom giganti sui marciapiedi cittadini (altrimenti potremmo seriamente pensare di istituire una nuova disciplina olimpica) e che anche la coscienza civica di ognuno sia un po' più pulita.
L'Asm ha, infatti, installato 15 di questi contenitori verdi "sospesi" a mezz'aria, attuando in concreto l'intenzione dell'Amministrazione di salvaguardare e migliorare il decoro soprattutto di determinate zone cittadine che da troppo tempo sono divenute bagni a cielo aperto e immagine di inciviltà di quei conduttori che forse per pigrizia, forse per "menefreghismo", magari per reticenza verso gli scarti fisiologici dei loro adorabili amici a quattro zampe lasciano "ricordini" alla mercé delle suole delle scarpe altrui.
Un primo passo di un piano d'azione più ampio, ha confermato l'Amministrazione, che prevederebbe anche l'intensificarsi dei controlli e sanzioni ai trasgressori, e che come consuetudine ha scatenato la fantasia dei commenti dell'opinione pubblica (dallo sperpero del denaro pubblico, alla ritrovata "coscienza animale" dell'uomo).
Nel giro di pochi giorni i sacchetti in dotazione ad ogni contenitore sono andati letteralmente a ruba; e in questo caso l'espressione letterale è più che consona. A distanza di qualche settimana l'Asm ha provveduto, come di sua competenza, a rifornire i contenitori di nuovi sacchetti. E indovinate? Di nuovo terminati in un batter d'occhio. Dovremmo dunque iniziare seriamente a preoccuparci della salute intestinale dei quadrupedi molfettesi, oppure per il morboso richiamo del gratuito che subiscono i bipedi molfettesi? Per intenderci parliamo di sacchetti di piccole dimensioni, il cui utilizzo difficilmente può discostarsi da quello a cui sono stati predestinati (quindi sarebbe davvero un po' complicato fare ad esempio la raccolta dell'umido in tali sacchetti).
Quale potrebbe essere un utilizzo alternativo si potrebbe domandare ai passanti, rigorosamente non muniti di cane o qualsiasi tipo di animale, avvistati mentre furtivamente cercavano di estrarre il numero maggiore possibile di sacchetti dai contenitori: forse loro sono portatori di risposte la cui la ricerca diventa troppo impegnativa da parte nostra. È vero sì, che i proprietari di animali domestici dovrebbero sempre avere con sé dei sacchetti per le deiezioni quando portano a spasso i loro amici pelosi, ma se a loro scappa e siete sprovvisti di sacchetti, allora cari padroncini mettetevi l'animo in pace, c'è chi ne ha bisogno più di voi per altri ed alti fini (che naturalmente ancora noi tutti ignoriamo).
C'è un'altra questione che non quadra e lascia perplessi su questi contenitori di raccolta feci, e riguarda le misure. Ok che alcune volte le misure non contano, ma ad occhio i contenitori sembrano essere stati posizionati troppo in alto, come si vede nelle foto. Un po' come ne "I viaggi di Gulliver", una mattina ti svegli e ti senti un Lillipuziano, guardi il contenitore dal basso verso l'alto mentre le persone di taglia medio-bassa a malapena riescono ad arrivare all'imboccatura superiore. Forse qualcuno ha dato numeri sbagliati, o semplicemente sono stati rispettati altri standard (magari quelli dei paesi scandinavi oppure quelli dei watussi).
Intanto la speranza è quella di non dover far più slalom giganti sui marciapiedi cittadini (altrimenti potremmo seriamente pensare di istituire una nuova disciplina olimpica) e che anche la coscienza civica di ognuno sia un po' più pulita.