Smartphone e social: la nuova frontiera dello spaccio fermata dai Carabinieri

Arrestati tre ragazzi di 25 anni: due spacciavano direttamente da casa. Sequestrati 300 grammi di marijuana

sabato 22 febbraio 2020 12.40
Un messaggio tramite i social e la droga può arrivare a domicilio, come se fosse la consegna di una pizza. Ma, a Molfetta, c'è anche chi spacciava direttamente da casa. Facendo solo la fatica di consegnare la roba al cliente di turno oppure al galoppino che doveva portarla a destinazione.

Bastava prendere le ordinazioni via telefono, con un messaggio su WhatsApp o Telegram. E provvedere. Il giro, però, è stato scoperto dai Carabinieri della locale Compagnia che in due attività, giunte a corollario del capillare controllo del territorio, hanno arrestato tre persone e ne hanno denunciate altrettante. Nella prima, i militari della Sezione Operativa hanno eseguito un blitz in un'abitazione di via Bixio, dove una coppia di 25enni aveva radicato la propria attività illecita.

È bastato puntare gli occhi su quella dimora, agli uomini diretti dal sottotenente Domenico Mastromauro, per scoprire quello che avveniva e che si sospettava da tempo: vendita di droga. La perquisizione è scattata all'interno della casa, fino a far scovare marijuana, suddivisa in numerosi dosi già confezionate e pronte per essere vendute, materiale utile al confezionamento e denaro, sottoposto a sequestro. I due 25enni, un ragazzo ed una ragazza, sono stati arrestati.

Un doppio colpo che accende i riflettori sulla nuova frontiera dello spaccio: quella a domicilio, appunto, contrastata attraverso mirate attività investigative svolte da uomini in borghese. Gli stessi che, nel corso della seconda attività, hanno arrestato - sempre per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana - un altro 25enne e deferito alla Procura della Repubblica di Trani altre 3 persone, fra cui un minore, che dovrà rispondere di favoreggiamento.

Nel complesso il servizio ha portato - oltre agli arresti dei tre 25enni di Molfetta, sottoposti ai domiciliari presso le loro rispettive abitazioni - al sequestro di 300 grammi di marijuana, di materiale utile per il confezionamento, di diverse centinaia di euro e di vari telefoni cellulari, dotati di Telegram e Whatsapp. Ormai, anche a Molfetta, viaggia sulla messaggistica istantanea la rete dello spaccio di stupefacenti: accordi su quantità, prezzo e luoghi di appuntamento.

Droga in città: non è una novità, certo. È semplicemente la domanda a moltiplicare l'offerta. Ma il fenomeno è presente ovunque, non soltanto a Molfetta. Sono proprio gli arresti per reati afferenti la droga a rendere una chiara fotografia della situazione. La sola Sezione Operativa ne ha già effettuati 6.